Cagliari, 'calvario stradale' dei disabili. Il Comune: "Impegno massimo" ma i tempi sono lunghi
Dopo il video-reportage e gli articoli del nostro giornale, la vicesindaco Marras scrive a Kai Schirrmacher che aveva denunciato le difficoltà per i disabili nelle strade di Cagliari. "Possibile intervenire nelle situazioni più semplici, già liberi da ostacoli nove chilometri di strade".

CAGLIARI - Problema segnato in agenda, promessa di intervento 'rapido'. Il video-reportage realizzato da Kai Schirrmacher finisce sopra il tavolo della vicesindaco Luisa Anna Marras. Che invia una email al protagonista, sua sfortuna, della vicenda. Rassicurazioni, annunci di interventi e l'immancabile riferimento ai tempi di realizzazione. Nelle righe vergate dalla Marras non compare, ma la frase 'purtroppo il lavoro da far per migliorare la nostra città è ancora molto lungo' sembra valere più di un eventuale cerchietto rosso nel calendario.

La vicesindaco - che stringe tra le mani anche le deleghe dei Lavori pubblici e Patrimonio - conferma di aver visto il filmato. "Ho constatato con dispiacere l'effettiva impraticabilità di un percorso su strada e non sul marciapiede, in condizioni di scarsa sicurezza". Bene. Che fare? "Stiamo valutando la possibilità di effettuare subito gli interventi più semplici di abbattimento delle barriere, sarà inoltre possibile effettuare lavori più significativi, se necessari, con il nuovo servizio", cioè "Cagliari Gestione Strade, che sta partendo in questi giorni, così da garantire la percorribilità di quel tratto e la sua accessibilità a tutti", prosegue nella email la Marras. Che ricorda, nelle righe successive, il 'progetto pilota' iniziato insieme alla Consulta delle Associazioni dei Disabili nei quartieri di San Benedetto e Villanova. Dalle mappature fatte sono stati eliminati "ostacoli in quindici aree, così da creare un percorso di nove chilometri accessibile a tutti i cittadini". Poi, l'annuncio: "L'amministrazione ha deciso di adottare il principio della progettazione universale nei nuovi progetti", perchè "i luoghi della città devono essere per prima cosa pensati e concepiti come accessibili a chiunque, in qualsiasi momento". Tempi? Sicuramente non brevi: prima di congedarsi e ringraziare il cittadino "per la sua iniziativa costruttiva e civile e per la collaborazione con l'amministrazione" e l'impegno nel tenerlo aggiornato "sui lavori che faremo eseguire", Marras precisa che "putroppo il lavoro da fare per migliorare la nostra città è ancora molto lungo".

Tirando le somme: c'è da registrare una spinta da parte della politica per mettere ordine su un tema, quello della "città a ostacoli per i diversamente abili", molto sentito. Dopo aver letto la email, Kai Schirrmacher ringrazia: "Una risposta celere, spero che i lavori più urgenti vengano eseguiti a breve, e che un giorno non esistano più barriere architettoniche". Per arrivare a questo risultato, è stato necessario tornare sul tema due volte. Prima, col video realizzato da Schirrmacher. Poi, con lo 'scontro verbale' tra consiglieri di diverso colore politico: dall'opposizione Pierluigi Mannino di 'Patto per Cagliari', che ad aprile 2013 porta tra i banchi del Comune la mozione sulle 'Barriere architettoniche comunali': ideali pacche sulle spalle ricevute per la proposta, che riceve però i pulsanti rossi dalla maggioranza. Dopo il video-reportage Mannino presenta un'interrogazione ad hoc a sindaco e vicesindaco (che ha praticamente già risposto con la email inviata a Schirrmacher). La primissima replica dalla maggioranza da parte del consigliere e presidente della commissione Lavori pubblici, Maurizio Chessa (Partito democratico). Che ricorda la partenza, in tempi brevi, del 'Global service', rimarca l'attenzione da parte di chi oggi governa la città sul tema delle barriere architettoniche. Che, parole dette in premessa da Chessa, 'sono un'eredità del centrodestra'.