Rassegna Stampa

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l Consiglio: "Buoncammino mai più carcere, in futuro un polo culturale e turistico"

Fonte: web SardegnaOggi.it
5 novembre 2014

 

 

Il Consiglio: "Buoncammino mai più carcere, in futuro un polo culturale e turistico"
Il Consiglio comunale chiede la riconversione del carcere di Buoncammino qaundo l’istituto penitenziario sarà trasferito a Uta. “E’ un patrimonio dei cagliaritani, si valorizzi turismo e cultura”.



CAGLIARI - A Buoncammino un polo culturale o turistico. E’ la richiesta del Consiglio comunale che oggi ha approvato due ordini del giorno sul futuro dell’immobile che svetta sulla città. Arrivano dopo la lettera dello scorso 9 ottobre con la quale il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria aveva manifestato la disponibilità a mantenere la concessione in uso di parte del carcere per ospitare gli uffici del provveditorato regionale oltre a ospitare un carcere minorile.

Le proposte sono arrivate dai banchi del centrosinistra. La prima, presentata da Claudio Cugusi (La Base) e Davide Carta (Pd), chiede di “rifiutare ogni proposta diversa dalla riqualificazione in chiave turistica e culturale”. La seconda, che vede come primo firmatario Giovanni Dore (Sardegna Pulita), condivide l’idea espressa dal sindaco per “un grande progetto di ricucitura, recupero, riqualificazione e riutilizzo di un luogo strategico per il futuro del centro storico cittadino” ma chiede anche di non rinunciare a una eventuale battaglia giudiziaria sulla destinazione finale dell’immobile. Abbandonata invece l’ipotesi di acquisire l’edificio al patrimonio del Comune

La seduta odierna si è aperta con un dibattito sulla vertenza Meridiana al quale ha fatto seguito l’approvazione di un ordine del giorno presentato dal centrosinistra: impegna il sindaco a intervenire nelle trattative in corso tra azienda e sindacati per scongiurare i licenziamenti. "E’ un tema che riguarda anche Cagliari, sono circa trecento i lavoratori della compagnia che risiedono e abitano in città" ha detto il consigliere di Sardegna Pulita, Nando Secchi. D'accordo Zedda che porterà la questione di fronte all'Anci, in Parlamento e avvierà interlocuzioni con gli attori coinvolti: "Si tratta di un tema nazionale".