COMUNE.
dell'Osservatorio Tra l'edilizia privata e la burocrazia il matrimonio non è mai riuscito del tutto. La verifica: le lunghe file agli sportelli del Comune di cittadini desiderosi di avere il via libera per eseguire lavori anche modesti nella propria casa e tanti professionisti (ingegneri, geometri, architetti, periti) rassegnati a lunghe attese per ottenere semplici autorizzazioni. Il Comune ha cercato di porvi rimedio con l'Osservatorio edilizia privata in via Nazario Sauro. «Primo esperimento del genere in Italia», spiega Andrea Scano, presidente della Commissione Urbanistica, «nato per proporre soluzioni e garantire agli ordini la possibilità di contribuire a migliorare i processi».
L'osservatorio per l'edilizia privata è al lavoro da quattro mesi e la Commissione urbanistica l'altra mattina ha incontrato i rappresentanti degli ordini professionali per riferire sui lavori e avere i riscontri delle prime riunioni.
Scano: «L'Osservatorio rappresenta uno strumento indispensabile per scardinare un conflitto sistematico tra uffici da una parte e tecnici esterni dall'altra, che si protrae da anni».
Finora l'Osservatorio si è riunito quattro volte e ha affrontato argomenti di carattere generale selezionati dagli ordini professionali in funzione dei problemi più frequenti nel rapporto con gli uffici.
«Tra gli argomenti trattati c'è quello del front office, attivato ormai da quasi un anno con finalità virtuose, che ha modificato il modo di rapportarsi tra tecnici e uffici. Tuttavia la finalità operativa del front office non è evidente: si tratta di una sorta di sportello colloquiale, dove le indicazioni sono esclusivamente verbali e non sempre soddisfacenti».
Un risultato è stato raggiunto: liberare i corridoi degli uffici da file di tecnici in attesa di essere ricevuti. Il presidente Scano: «Tuttavia deve ancora essere migliorato il rapporto diretto con il tecnico anche attraverso l'istituzione di un fase di pre - istruttoria della pratica, che snellirebbe e semplificherebbe sia il lavoro dei tecnici comunali che quello dei liberi professionisti».
Le principali criticità deriverebbero, ha accertato l'Osservatorio, dalla mancanza di una interpretazione univoca della norma. Il compito dell'Osservatorio sarà proprio quello di definire, in collaborazione con il dirigente e gli uffici, le «linee interpretative per le principali criticità».
Un altro risultato positivo: una maggiore facilità di accesso agli atti da parte dei cittadini, e una decisa accelerata nelle pratiche di condono. Scano: «È necessario proseguire un percorso virtuoso. In futuro la Commissione urbanistica dovrà incontrare regolarmente i rappresentanti degli ordini e il dirigente comunale per arrivare a elaborare proposte concrete. La politica deve contribuire a snellire e facilitare i procedimenti burocratici». (p. p.)