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Bando on line, valutazione oggettiva e diversi settori di intervento separati con una dotazione complessiva di 16 milioni di euro per sostenere enti, istituzioni e associazioni no profit. E tra le azioni da mettere in campo ci sarà anche un sostegno alla valorizzazione dei Giganti di Mont'e Pranma. E' il progetto per il 2015 della Fondazione Banco di Sardegna che oggi ha presentato alla stampa il documento programmatico 2015-2017.
Dei 16 milioni il 40% verrà utilizzato per progetti propri o strategici (Cagliari capitale della cultura italiana e Giganti), mentre il 60% (circa 10 milioni di euro) saranno destinati a diversi progetti. Per il prossimo triennio i settori individuati riguardano l'arte e le attività e beni culturali (ai quali è destinato il 33,3%), la ricerca scientifica e tecnologica (25,64%), la salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa (16,67%), il volontariato, la filantropia e la beneficenza (16,67%) e, per la prima volta, l'housing sociale, cioè lo sviluppo locale e l'edilizia popolare locale (7,69%).
I primi bandi verranno pubblicati entro dicembre e tutte le domande (lo scorso anno superarono quota duemila) saranno valutate entro 90 giorni. Il monitoraggio prevede una verifica sull'affidabilità del proponente, il cronoprogramma delle attività, un cofinanziamento documentabile, le ricadute sociali ed economiche, la valenza territoriale del progetto con l'individuazione eventuale di partnership e delle potenzialità di sviluppo. Inoltre proseguirà il sostegno economico alla Fondazione con il Sud per promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno, al Funder 35 (fondo per l'impresa culturale giovanile) e al progetto Ager per la ricerca scientifica in campo agroalimentare.
Nel 2014 la Fondazione Banco di Sardegna ha contribuito a 882 progetti e iniziative rispetto alle 2.200 domande presentate su un budget complessivo di 18 milioni di euro. Nel 2013, quando lo stanziamento era di poco superiore ai 15 milioni, sono state accolte 907 domande su 1.648 richieste, mentre nel 2012, con un budget di 13,5 milioni, le richieste erano state 1.901 e sono state 904 quelle finanziate. Infine nel 2011, con uno stanziamento di quasi 13,5 milioni, i progetti ammessi al contributo sono stati 792.
Rivedere asset. Nessun disimpegno sulle quote azionarie del Bando di Sardegna, che ammontano al 49% con una partecipazione bancaria rispetto al patrimonio finanziaria che oscilla tra il 30% e il 34% (380,7 mln al 31 agosto 2014), ma "una riflessione per rivedere una parte degli asset di investimenti". Lo ha spiegato il presidente della Fondazione Banco di Sardegna Antonello Cabras presentando i programmi per l'attività del 2015.
"Apprezzo molto che il presidente della Regione abbia sottolineato che rispetta l'autonomia della Fondazione e ha anche ragione quando dice che chi investe nelle banche non guadagna molto, ma da qui ad assumere questo come dato permanente resto perplesso - ha chiarito - Potrebbe essere un'affermazione basata sulla contingenza, ma può essere che non sia così in futuro".
Cabras ha annunciato che "sta per uscire dal ministero dell'Economia e Finanze, dopo una concertazione con l'associazione delle fondazioni, un codice di comportamento che impegna le fondazioni a non avere in un singolo asset un patrimonio non superiore al 30% e appena questo codice diventa ufficiale, noi dovremmo modificare la nostra presenza nel Banco.
E non potremo avere una soglia di investimenti non immediatamente liquidabili non superiore al 50%. Il combinato disposto di queste due indicazioni - ha ribadito il presidente - ci poterà a rivedere alcune questioni, ma non vuol dire che dalla mattina alla sera usciremo dal Banco di Sardegna".