Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirica “Traviata” di Verdi al Lirico di Cagliari Amami Alfredo Passione Violetta

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2014


 

 


A mami Alfredo - amami e dimmi addio; anche se la camelia del nostro primo ballo non è ancora sfiorita; anche se fa male, e quanto fa male, ma guardami, Alfredo, guardami e amami e dimenticami.

Scrisse Verdi al suo librettista Francesco Maria Piave: «Ti prego dunque di adoperarti affinchè questo soggetto sia il più possibile originale e accattivante nei confronti di un pubblico sempre teso a cercare in argomenti inusuali un confine alla propria moralità». Perché una donna che si innamora non è mai immorale.
Violetta Valery, bella e libera, donna di corte, donna di mondo, in una Parigi ottocentesca di palazzi, e feste, e frusciar di sete, e marchesi, e visconti. Un amore si compra? Qui un amore si compra. Poi c'è l'amore. E allora preparatevi a piangere, perché poi c'è Traviata. Immensa, sublime, immortale Traviata. Geniale Verdi, geniale Piave - e geniale il Dumas figlio della “Signora delle camelie”, a cui l'opera guarda.
Ci vediamo al Lirico di Cagliari, venerdì 7 novembre, alle 20.30 (turno A): melodramma in tre atti, celebrato e affascinante allestimento del 1987 che arriva dalla Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf-Duisburg ed ora acquistato, in comproprietà, dal Teatro. Che si avvale della più famosa coppia di registi della scena internazionale, gli Herrmann, Karl-Ernst e Ursel Herrmann. Attenti ai dettagli, attenti allo spirito. «Ci siamo attenuti alle indicazioni sceniche che figurano nel libretto di Francesco Maria Piave», dicono.
E allora è estate, un'estate che sta per finire, è sera. Primo atto. La luce delle candele e il calore dei sensi. Il vino rosso nei cristalli tintinnanti. La festa. «Violetta sarà la vittima da sacrificare». Ma non lo sa: arriva gennaio: e ancora non lo sa. Atto secondo. I rami degli alberi sono secchi, appuntiti, ruvidi. Una casa di campagna, un giardino. Eppure Violetta e Alfredo vivono insieme, eppure sono felici, eppure sta per finire.
Il terzo atto è tutto intorno a quel letto che odora di morte eppure di eternità. Perché, ecco, questi sono i dettagli, questo è lo spirito.
La coreografia è di Wolfgang Enck.
A Donato Renzetti, direttore abruzzese, già a Cagliari, due anni fa, per il Nabucco, spetta il compito di dirigere l'Orchestra e il Coro del Teatro Lirico. Il maestro del Coro è, ancora una volta, Marco Faelli.
I protagonisti, si alternano di recita in recita, eccoli: Irina Lungu e Jessica Nuccio sono Violetta; Francesco Demuro, al suo debutto in un'opera lirica a Cagliari, e Danilo Formaggia sono Alfredo.
Le repliche: si va avanti sino al 16: sabato 8 novembre alle 19 (turno G); domenica 9 novembre alle 17 (turno D); martedì 11 novembre alle 20.30 (turno F); mercoledì 12 novembre alle 20.30 (turno B); venerdì 14 novembre alle 20.30 (turno C); domenica 16 novembre alle 17 (turno E).
Francesca Figus