Oggi sopralluogo della commissione Servizi tecnologici in via Raffa Garzia
Autore: Federica Lai il 28/10/2014 15:38
Da ex cava di pietra calcarea negli anni ’50 a distesa di orti urbani, e ritrovo di agricoltori per passione. Il colle di Monte Urpinu cambia volto grazie all’iniziativa privata dell'associazione "Agricultura", partita più di un anno fa e che ogni giorno accomuna decine di cagliaritani: medici, ingegneri, studenti che si ritrovano per curare il loro piccolo orto. L’unico problema è la mancanza di acqua: finora, per l’approvvigionamento idrico, gli “ortigiani” si sono arrangiati con piccoli bidoni da trasportare di volta in volta. Ora l’associazione chiede l’intervento del Comune.
L'area é quella ai piedi di Monte Urpinu, con accesso da via Raffa Garzia. Una zona di 10 mila metri quadrati, concessa in comodato d'uso gratuito dall'imprenditore Francesco Dondina, e inutilizzata da anni. Da oltre un anno l'associazione ha fatto partire il progetto degli orti urbani, destinati alla coltivazione di ortaggi, frutti e fiori ad uso dell'affidatario. Tutto all’insegna del riuso e del riciclo, senza fertilizzanti, ma ora l’assenza di un pozzo per irrigare le piccole coltivazioni comincia a farsi sentire. "Il Comune farà la sua parte per risolvere il problema – ha spiegato il presidente della commissione Servizi tecnologici, Fabrizio Marcello, durante il sopralluogo di questa mattina - e si impegnerà per trovare una soluzione”. Secondo gli stessi agricoltori cittadini si potrebbero sfruttare le acque di Is Arenas, oppure chiedere l’intervento della Protezione civile con autobotti. “Si tratta di una iniziativa lodevole di tutela e valorizzazione del territorio – ha aggiunto l’esponente del Pd – che da mesi ha creato un luogo di incontro per gli amanti del verde: ci attiveremo subito con Abbanoa e la Protezione civile per eliminare il disagio idrico dell’area”. E per la prossima primavera è prevista una giornata dedicata alla pulizia del colle, in collaborazione con “Agriculture” e altre associazioni ambientaliste.