MARTEDÌ, 03 FEBBRAIO 2009
Pagina 2 - Cagliari
Dopo 2 anni di stop al prolungamento Gottardo-policlinico, il progetto pronto per il bando
Gara anche per definire il percorso dell’area vasta
Il presidente Arst-Fds: «Ci sono state altre priorità e alcune cose da finire ma siamo nei tempi per fare tutto»
ALESSANDRA SALLEMI
CAGLIARI. Non c’entra nulla con il ponte strallato in costruzione sulla 554 il progetto per la metropolitana leggera Gottardo-Policlinico universitario. Quel troncone di metrò, infatti, è fermo nel cassetto: peccato perché il giorno dell’inaugurazione della stazione di piazza Repubblica, con Soru e il ministro dei Trasporti (allora era Alessandro Bianchi) che sognavano a occhi aperti attorno alla metropolitana dell’area vasta, quel troncone sembrava davvero cosa fatta. Finanziato e progettato già da tempo, «bastava» bandire la gara, affidare i lavori e via verso la facoltà di Medicina. Invece la nuova gestione Fds (le Ferrovie della Sardegna sono passate dal ministero alla Regione e quindi all’Arst che ora ha una Arst Fds srl) ha avuto in ballo progetti «più urgenti» e quindi l’università è finita in lista d’attesa.
Il ponte strallato è il cavalcavia stradale Monserrato-Università finanziato dalla Provincia. Un’altra storia. Il tema, adesso, è: che fine ha fatto il troncone Gottardo-Policlinico, il prolungamento pensato negli anni Novanta per servire il nascente complesso della facoltà di Medicina e del policlinico universitario progetto che, si pensava, entrato nel parco progetti dell’Arst-Regione, dovesse essere fatto presto e bene finalmente. L’ingegner Renato Mameli presidente del consiglio di amministrazione di Arst rassicura: sarà fatto, ma c’era ancora qualcosa da sistemare. «Il ministero dei Lavori pubblici - spiega - è sempre competente sul tema della sicurezza e ha proposto alcune soluzioni perché la metropolitana di superficie che passerà in un viadotto sopra la statale 554 si muova sempre in condizione di sicurezza. Ecco perciò che sul ponte ci sarà una terza rotaia e che ci saranno protezioni ulteriori rispetto a quelle del progetto originario». Il parere poteva arrivare prima, il progetto è in ritardo rispetto al lancio quasi pubblicitario della metropolitana fatto dal governatore l’8 marzo 2007, giorno di inaugurazione del tratto piazza Repubblica-San Gottardo: «Siamo nei tempi - continua il presidente - si è data la priorità a progetti che avevano una scadenza urgente, andava fatta anche una revisione dei prezzi visto che l’ultima stesura risaliva al 2004-2005 e completare alcuni espropri. Ma ci siamo». Volendo, in due mesi il cantiere può essere aperto. Il troncone finirà nel parcheggio davanti al policlinico: ormai l’ospedale universitario è aperto e funzionante e per i pazienti, oltre che per il personale, un collegamento del genere è diventato indispensabile. Il pullman non è altrettanto efficace. Sulla prosecuzione del tracciato l’idea non è volata veloce come si immaginava visto l’entusiasmo iniziale del governatore e i 300 milioni di euro annunciati come finanziabili se si fosse chiuso al più presto un accordo di programma coi comuni dell’area vasta. La gara per trovare il progettista della metropolitana leggera aveva il termine del 17 novembre, in questi giorni si sta concludendo la selezione. Tra i comuni c’è la posizione di Sestu che chiede di avere subito il prolungamento dal policlinico universitario, mentre Cagliari resta arroccata sulle eterne diffidenze che neppure l’ipotesi di mandare in sotterranea il trenino nella zona di via Roma ha potuto sciogliere (la prima opposizione al progetto, negli anni Novanta, era di tipo estetico). Il punto vero adesso è: dopo le elezioni il progetto di metropolitana leggera potrebbe essere seppellito, ancora una volta, a favore del nulla o della metropolitana sotterranea lungo tutto il percorso. Ma il collegamento Gottardo-policlinico secondo i tecnici resterebbe utile lo stesso e facilmente collegabile anche a una sotterranea. Qualcuno dovrà recapitare il messaggio.