L'amministrazione cerca “artisti operanti nel territorio comunale, senza oneri per il Comune” per l’iniziativa "Ricucire il mondo. Cagliari contro la violenza” e scoppia la polemica. Arriva oggi la replica della presidente della Commissione Pari Opportunità Elisabetta Dettori: “Se qualcuno si fosse sentito offeso, chiediamo scusa. Pensiamo questa polemica sia in realtà nata da un equivoco”
CAGLIARI- Prima la dura presa di posizione da parte del Conservatorio di Cagliari riguardo l’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale del capoluogo: “Crediamo fermamente che il compito di istituzioni come la nostra sia quello di diffondere nel Paese la coscienza del fatto che i professionisti del settore arte e cultura siano lavoratori e prestatori d’opera al pari dei professionisti, degli operai specializzati, dei medici, dei professori universitari” firmato il presidente Gianluca Floris. Poi i chiarimenti da parte della presidente della Commissione Pari Opportunità Elisabetta Dettori che sulla polemica sorta, in una nota diffusa oggi, spiega: “Su diversi blog e social network è nata una polemica sull'iniziativa "Ricucire il mondo. Cagliari contro la violenza”.Al centro della questione il fatto che l'amministrazione comunale chiederebbe agli artisti e alle artiste di lavorare gratis, svilendo in questo modo la professionalità degli operatori e operatrici culturali cittadini.
Se qualcuno si fosse sentito offeso, chiediamo scusa ma non vogliamo entrare in questa polemica. Pensiamo che sia in realtà nata da un equivoco: niente di più lontano da noi, infatti, intendere che la creatività non sia frutto di professionalità e fatica, oltreché di talento e meriti, e debba quindi essere valorizzata anche economicamente.
Ciò che abbiamo chiesto, invece, è la condivisione di un progetto e di un obiettivo per un'iniziativa importante, come la Giornata Internazionale per l'eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne. Non è un fatto isolato e inusuale che volti noti e professionisti si mobilitino volontariamente per campagne informative e di sensibilizzazione su temi di interesse collettivo. In questo contesto abbiamo, quindi, scelto di attivare una procedura per la sponsorizzazione, finalizzata a sostenere l'adesione libera e volontaria delle migliori energie della società civile, perché pensiamo che le istituzioni e gli operatori culturali, insieme a tutta la cittadinanza e a tutte le professioni e talenti, possano stringere un'alleanza per un tema di questa portata.
L'amministrazione comunale chiede, al mondo della cultura, ma non solo, se per questa giornata sia possibile costruire un messaggio per sensibilizzare e mobilitare la nostra comunità contro un fenomeno come la violenza di genere. Questa è la natura dell'iniziativa: se non fosse possibile portarla avanti si realizzerà altro comunque. La modalità richiesta dalla "pratica amministrativa", che si esprime nello strumento del regolamento delle sponsorizzazioni – utilizzato dall'amministrazione comunale per individuare forme di collaborazione idonee a perseguire la finalità indicata – ha sicuramente fatto perdere il senso più profondo dell'iniziativa”.