Sarah Barrell promette “una sensazione di beatitudine” per chi visita la città
La Sardegna può anche essere considerata come l'isola paradisiaca con spiagge di sabbia finissima ma, come dice Sarah Barrell sul quotidiano britannico The Independent del 31 agosto, passare un po' di tempo nel suo vivace capoluogo - ricco di vestigia storiche e variopinta arte di strada - vi lascerà con la stessa sensazione di beatitudine.
Ci sono cocci di piatti sparsi tra i ciottoli. Le stradine dietro la cattedrale risuonano del rumore di ruote e zoccoli sulle pietre: una sposa arriva in chiesa in una carrozza trainata da cavalli, lasciandosi alle spalle i resti di un piatto rotto e il suo contenuto - riso, petali, monete: un augurio di abbondanza, amore e ricchezza. Alla cattedrale i turisti si assiepano, ciascuno con l'intenzione di rubare una foto alla sposa mentre la aiutano a scendere dalla carrozza, tutta bianca nel vestito voluminoso, più da Principessa Diana che da Kate Middleton.
Castello è perfetto per le foto di una coppia di sposi. I bastioni che guardano a sud, puntellati di ampie terrazze affacciate sul quartiere Marina, offrono un bellissimo scenario del golfo di Cagliari, col suo mare di uno splendente blu, in lontananza, oltre il porto. Mi fermo a godere del panorama al Caffè Libarium, una delle terrazze e dei bar più vivaci della città, e nel frattempo ordino un calice di Vermentino, un vino sardo leggermente frizzante.
PANORAMA DA CASTELLO Non lontano, una nuvola rosa volteggia sulla laguna di Santa Gilla: sono i fenicotteri che risiedono in città, oramai gli unici occupanti dello stagno dove i Fenici fondarono il primo nucleo urbano nel 10 a. C. L'attuale posizione di Cagliari, sfruttata in passato da Romani e Bizantini, Genovesi e Spagnoli, si deve proprio ai Fenici. La necropoli punica di Tuvixeddu - una delle più grandi nel suo genere in tutto il Mediterraneo - è stata aperta al pubblico quest'estate dopo decenni di scavi: un alveare di piccole e profonde tombe scavate nel pendio della collina. Questa e gli altri interessantissimi siti di Cagliari possono essere esplorati con un originale tour a bordo di una vecchia Cinquecento, guidata da una guida locale, Francesco Manca (yoursardiniaexperience.com).
Nel quartiere di Villanova trovo una bottega d'altri tempi, A S'antiga, che vende cibi sfusi e vini a prezzi modici. La suggerisce la Guida non ufficiale di Cagliari (cagliariunofficial.com) che invita anche a visitare i nuovi negozi di Via Sulis, la via del design di Cagliari, o ancora fantasiosi esempi di arte di strada come i graffiti di Via San Saturnino. Il capoluogo sardo può avere una storia antica, ma il suo spirito è decisamente giovane.
DISFA LE VALIGIE Faccio il check-in nel mio bellissimo alloggio a Castello, una casa recentemente ristrutturata nel cuore medievale della città, frutto del lavoro e della passione di un'amichevole coppia cagliaritana, Rocco e Carlotta Zinnarosu. Mi sembra di vivere come una vera cagliaritana in questo piccolo appartamento situato in una stretta via ricoperta di ciottoli, a un minuto dalla cattedrale: di grande atmosfera e di sicuro non il solito hotel.
PENSA LOCALE Lo street food di Cagliari non è affatto un ripiego al cibo tradizionale, come accade in molte città europee. Si può trovare qualunque cosa: ci sono bancarelle traboccanti di ricci di mare o anche i “caddotzoni”, carrozzoni attrezzati che offrono generosi panini con salsiccia o carne di cavallo (condita con molto finocchietto, aglio e prezzemolo). Certo, è da considerarsi solo un assaggio rispetto alla fragrante cucina tipica offerta durante il festival Autunno in Barbagia (dal 4 settembre al 14 dicembre), organizzato nei piccoli paesi di montagna della provincia di Nuoro (cagliariturismo.it).
MANGIA Frutto dell'immaginazione di un sardo che ha vissuto a lungo a Londra, Coccodi (in Via Santa Margherita 9) è un piccolo ma elegante caffè arredato con mobili scompagnati e pavimenti di legno segnati dal tempo. Il bancone di vetro lucido è ricolmo di delizie al forno, dal pane carasau al pane fatto in casa aromatizzato al mirto.
BEVI Dulcis, un piccolo negozietto in via Baylle, nel quartiere Marina, (dulcispasticceria.it) offre una selezionata gamma di dolci tipici sardi. Dalla scorsa primavera c'è anche un caffè, dove si possono assaggiare dolci e pasticcini (da non perdere le piccolissime pardulas, leggerissime tortine di ricotta e limone), ma anche ottimi vini locali come il Korem e il Turriga, della locale cantina Argiolas.
COMPRA La lana di pecora, in particolare la nera di Arbus, è sempre stata tanto bella quanto difficile da lavorare. Tradizionalmente usata nell'interno della Sardegna per produrre soprattutto tappeti e abbigliamento da pastore, ha cambiato veste sotto le ingegnose mani di Patrizia Camba (...) e si può visionare nell'atelier in via Farina 67 (patriziacamba.com) o presso Intrecci, in Viale Regina Margherita 63, che offre spazio anche ad altri designer locali.
Accanto alle scoperte dei recenti scavi di Tuvixeddu, il boom culturale di Cagliari quest'estate è stata la mostra dedicata ai Giganti di Monte Prama, visitabile al museo archeologico. Queste impressionanti statue di arenaria, risalenti al IX secolo a. C., con linee geometriche che ricordano il robot C3PO di Guerre Stellari, un tempo erano i guardiani delle tombe nella civiltà nuragica, un'avanzata civiltà preistorica sarda risalente all'era del bronzo. Sono la punta di diamante della spettacolare collezione del museo di manufatti e reperti di epoca romana, fenicia e della stessa epoca nuragica.