Respinta al mittente la proposta della Commissione pari opportunità
Floris e Porrà: dignità professionale da tutelare
Arte gratis? Richiesta respinta al mittente. Sotto accusa l'iniziativa della Commissione comunale pari opportunità: per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha chiesto la collaborazione “senza oneri per il Comune” di artigiani e artisti per le iniziative nelle giornate comprese tra il 25 novembre e il 2 dicembre. Il provvedimento chiede in particolare ad artisti che operano in città di lavorare gratis “in cambio della veicolazione del proprio nome nell'ambito dell'iniziativa proposta”.
L'idea ha provocato la reazione del presidente del Conservatorio G.P. da Palestrina, Gianluca Floris, e del direttore Elisabetta Porrà. «La nostra istituzione, il Conservatorio di musica Pierluigi da Palestrina, forma artisti, musicisti e studiosi», spiegano Floris e Porrà, «con un percorso accademico che permetterà loro di inserirsi nelle orchestre, nei teatri e nelle sale da concerto di tutto il mondo. Il conservatorio, insomma, forma artisti professionisti». Il disappunto: «Non possiamo non rilevare con sorpresa come proprio il Comune che ci ospita, nella figura della Commissione pari opportunità, si faccia promotore e avallante dell'utilizzo gratuito di artisti (per tacer degli artigiani). Crediamo che il compito di istituzioni come la nostra sia quello di diffondere nel Paese la coscienza del fatto che i professionisti del settore arte e cultura siano lavoratori e prestatori d'opera al pari dei professionisti, degli operai specializzati, dei medici, dei professori universitari. È per questo che li formiamo».
A turbare Floris e Porrà è la forma utilizzata. «La domanda che vogliamo porre all'attenzione della pubblica opinione e soprattutto agli amministratori della cosa pubblica è: sarebbe mai venuto in mente a una amministrazione pubblica di emanare un provvedimento dove si chiede a ingegneri o architetti di regalare progetti di restauro di un edificio pubblico “senza oneri per il Comune” e “in cambio della veicolazione del proprio nome nell'ambito dell'iniziativa proposta”?
Sentiamo come parte fondamentale della nostra missione quella di tutelare la dignità professionale di chi si forma nel nostro conservatorio e pertanto invitiamo l'Amministrazione comunale a fare un profondo ragionamento sull'argomento e a fornire una risposta alla nostra perplessità. Lo dobbiamo soprattutto ai nostri allievi, ai nostri diplomati e laureati, ai nostri professori, ai colleghi che soffrono per la situazione drammatica delle Opera House italiane e ai disoccupati che purtroppo affollano il nostro territorio». (p. p.)