SABATO, 31 GENNAIO 2009
Pagina 1 - Cagliari
DIBATTITO SULLA CRISI
Il Pd: «Le potenzialità sono molte, ma la giunta Floris blocca tutto»
CAGLIARI. Il 44 per cento del prodotto interno lordo della provincia viene prodotto a Cagliari. Inoltre la città ha dei servizi avanzati di qualità come quelli legati alla ricerca e all’innovazione. Poi può vantare un’università qualificata e un numero consistente di studenti. In più: il capoluogo dell’isola è un luogo quasi naturale di attrazione di produzione e presenta le imprese che producono il maggior valore aggiunto. Ma nonostante tutto questo Cagliari non decolla. Come mai? Se ne è parlato ieri sera durante il simposio «Cagliari, la crisi, il lavoro, lo sviluppo», promosso dal gruppo consiliare di Cagliari del Pd. Il dito è stato puntato soprattutto sull’amministrazione comunale che «in una situazione di forte crisi come quella che stiamo vivendo ha rinunciato - ha precisato Depau - a 250 milioni di investimenti legati all’accordo di programma che il sindaco Emilio Floris, un mese dopo averlo firmato assieme al presidente Renato Soru, ha fatto in modo che la sua maggioranza consiliare non ratificasse». Ma un ruolo forte nel blocco, ha affermato Gianpaolo Diana (segretario regionale della Cgil), «lo svolgono anche le lobby di interessi che hanno una trasversalità eccessiva. Le lobby sono spesso trasversali ma da noi, ripeto, lo sono in modo eccessivo».
Nicola Marongiu, responsabile del settore lavoro della Cgil cittadina, ha indicato una serie di «criticità» della città: il mancato rapporto coi comuni contigui nato dall’incapacità di trovare dei punti comuni con l’hinterland. Situazione che ha portato anche a sprecare l’occasione del piano strategico in cui Cagliari avrebbe dovuto assumere un ruolo di coordinamento tra i vari Comuni dell’area, mentre ha assunto posizioni di concorrenza. Il tutto in un quadro che vede il capoluogo perdere continuamente abitanti «nell’ordine di migliaia all’anno». Mentre la provincia cresce. Vista dall’esterno, l’amministrazione cittadina, ha continuato Marongiu, «sembra immobile: bloccata nonostante molte nuove prospettive e anche tanti finanziamenti». Aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche da Salvatore Mattana (già sindaco di Sarroch e consigliere regionale del Pd) che ha ricordato «che mai come in questo periodo Cagliari ha avuto stanziamenti per iniziative di vario tipo, ma non li ha utilizzati». La nota dolente delle risorse non usate è stata riproposta anche da Marco Espa (consigliere comunale e regionale del Pd) che ha ricordato come il Comune, bocciando il progetto dell’Ersu (l’ente regionale per il diritto allo studio, abbia rinunciato a 110 milioni. E precisato che le cubature aggiunte sarebbero dovute andare per la mensa, la biblioteca e altri servizi.
Le grandi opportunità di Cagliari sono state rammentate anche da Diana che, tra le altre cose, ha evidenziato l’importanza del porto canale («finalmente decollato») e le potenzialità della zona franca. Mentre ha lamentato la scarsa attenzione alla politica del credito. L’importanza dell’universitaria è stata ripresa da Maria Grazia De Matteis (docente universitaria), come ricchezza che va potenziata in tutti gli aspetti: studentesco e internazionale. La disattenzione del Comune è stata ripresa anche da Silvio Cherchi (consigliere regionale del Pd) che ha lamentato come l’amministrazione non si attivi per creare quelle funzioni pregiate, indispensabili per lo sviluppo economico, «impedendo in tal modo alla città di diventare traino per tutta la Regione». (r.p.)