Ispettore romano in Municipio: indagine su bilanci e delibere nel periodo 2004-2011
I controlli a palazzo Bacaredda di un ispettore della Ragioneria generale dello Stato rischiano di trasformarsi in un bomba a orologeria. In un mese di lavoro - dall'8 aprile al 16 maggio - l'ispettore romano ha spulciato i bilanci del Comune e scoperto la presenza di diverse zone d'ombra. Non soltanto nei bilanci ma anche in altra varia documentazione - delibere, determinazioni dirigenziali, tabelle - prodotta in un periodo compreso dal 2004 al 2011. La necessità di far subito chiarezza sull'esito della verifica - poi confluita al ministero della Finanza ma anche alla Corte dei Conti e alla Regione, oltre naturalmente al Comune - ha spinto il sindaco Massimo Zedda a convocare ieri sera un incontro con i sindacati.
Erano presenti con il sindaco il direttore generale del Comune Maria Cristina Mancini, l'assessore al Personale Anna Paola Loi e il dirigente del Personale Roberto Montisci. «Abbiamo un mese», ha spiegato il sindaco, «per rispondere all'ispezione della Ragioneria generale dello Stato. In questo momento l'interesse prevalente dell'amministrazione è tutelare i dipendenti su alcune questioni».
L'attenzione dell'ispettore sembra si sia soffermata proprio sulle spese per il personale, sostenute dalle amministrazioni succedutesi dal 2004 fino al 2011. Sembra che, per quanto riguarda il capitolo del personale, numerosi contratti a tempo indeterminato non si sarebbero potuti fare. Le irregolarità sarebbero diverse. Non è escluso, ma su questo punto non ci sono conferme, che la verifica amministrativo-contabile - svolta sulla base delle norme che regolano il controllo della finanza pubblica - abbia portato ad accertare spese improprie, nel periodo dal 2004 al 2011, vicine ai 22 milioni di euro. Somma che, se confermata, dovrebbe essere restituita allo Stato.
Nell'incontro con i sindacati il sindaco ha spiegato che il controllo fatto dall'ispettore romano, iniziato con un mandato di routine, si è svolto «nell'ambito di una serie di verifiche simili fatte in diversi altri capoluoghi di regione». Zedda: «Condivido la necessità di accentuare i controlli sulle pubbliche amministrazione. Si tratta ora, da parte nostra, di cercare la documentazione per poter replicare ai risultati dell'ispezione».
Pietro Picciau