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Al processo per la gestione dell'Anfiteatro romano di Cagliari, che vede gli imputati accusati a vario titolo, dalla truffa al peculato, per l'affidamento senza gara del sito, il pm Daniele Caria ha chiesto la condanna a tre anni e sei mesi di carcere per l'imprenditore dello spettacolo Massimo Palmas, e un anno e quattro mesi per il fratello Michele, due anni di reclusione per Maria Gabriella Manca (moglie di Massimo), mentre ha sollecitato l'assoluzione per Luisa Lallai. Si è chiusa così la requisitoria dell'accusa al dibattimento davanti ai giudici della prima sezione del Tribunale, presieduta da Mauro Grandesso.
Dopo due anni di udienze è giunto quindi alle fasi finali il procedimento nato dall'inchiesta del pm Caria che aveva ipotizzato vari reati per la gestione dell'anfiteatro negli anni che vanno dal 2005 al 2007. Il dirigente del Comune di Cagliari Bruno Soriga (difeso dall'avvocato Pierluigi Concas) era andato in abbreviato: dopo la condanna ad un anno in primo grado il dirigente era stato definitivamente assolto dalla Corte d'Appello.
La sentenza è prevista il prossimo 25 novembre.