Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Wanda Nazzari: nidi d'arte, il ristoro dopo le guerre

Fonte: L'Unione Sarda
20 ottobre 2014

MOSTRE. Da ieri alla Cittadella dei Musei, Cagliari, l'ultimo emozionante lavoro dell'artista

 

U n viaggio emozionale tra arte, danza, musica, teatro e storia. Chi ha partecipato ieri pomeriggio all'inaugurazione del progetto di animazione culturale alla Cittadella dei Musei di Cagliari è stato travolto da un'esperienza sensoriale, entrando nel sogno dell'artista Wanda Nazzari. La pittrice, scultrice e performer, con un organizzazione febbrile supportata dal Centro Culturale Man Ray, ha dato vita nuova agli spazi di esposizione statica nel cuore della città, con un progetto d'arte partecipativa che ha coinvolto gli spettatori.
“Metti un nido in cittadella” ospita sino all'11 gennaio la personale “Passages”, a cura di Rita Pamela Ladogana e Simona Campus con gli allestimenti di Alessandra Menesini. L'esposizione, incentrata sul concetto del nido come luogo di accoglienza e approdo dopo un percorso di battaglie e privazioni, è intrecciata con le performances di 70 ballerini, sonorità suggestive, letture, laboratori e giochi di luce per regalare un'esperienza sensoriale unica, dove le varie forme d'arte si compenetrano, fondendosi con gli oggetti della memoria e dell'identità dell'Isola custoditi negli spazi della Cittadella.
Ad aprire il percorso sono le incisioni di scritture intellegibili sul legno di porte semiaperte nella Sala Mostre temporanee. La performances di ballerine coreografate da Luigia Frattaroli, con l'interazione del pubblico e il loro continuo fluire, ha animato le opere, trasformando le porte bianche in luoghi di passaggio e simbolica ciclicità. La fusione con gli elementi delle esposizioni permanenti è resa spettacolare dagli allestimenti. Nel Museo Cocco, dedicato all'arte tessitoria, duecento nidi di tarlatana viola sono poggiati sul lungo contrafforte cinquecentesco che domina la sala. La stessa fusione, che non è invasione, ma delicata compresenza, si ritrova nella Pinacoteca Nazionale dove inginocchiatoi rivestiti di bende di tela olona e le teche di plexiglass accolgono libri lacerati di carta incisa a mano e si inseriscono con discrezione tra le pale d'altare della collezione museale.
Tra le performance, anche quella vivacemente polemica e un po' stonata, di Stefano Grassi del Man Ray che ha tuonato contro la giunta Zedda, contro la Regione, edizione 2006, quella guidata da Soru, colpevoli di non aver accolto la richiesta dell'istituzione di una consulta per l'arte e la cultura, il solo mezzo per garantire un'assegnazione corretta dei finanziamenti. Una volta usciti dalla sala, la mostra ha ripreso il suo fascino. (cr.m.)