Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le spese Candidatura virtuosa: con i privati 600 mila euro

Fonte: L'Unione Sarda
20 ottobre 2014

 Cagliari è tra le città che hanno speso meno per candidarsi a Capitale della Cultura nel 2019. Il capoluogo regionale ha partecipato alle selezioni per diventare Capitale della Cultura 2019 assieme a diciotto città (Perugia e Assisi erano accoppiate) importanti: Aosta, Bergamo, Mantova, Venezia, Ravenna, Urbino, Pisa, Siena, Perugia-Assisi, L'Aquila, Lecce, Taranto, Caserta, Matera, Reggio Calabria, Palermo e Siracusa. Nel 2013 sono stati spesi per il progetto Cagliari 70 mila euro di cui 35 mila della Fondazione Banco di Sardegna. Nel 2014, 600 mila euro, di cui 400 mila della Fondazione Banco. E sono stati spesi per lo più in attività. Perugia nel 2013 ha speso per la sola fondazione a cui ha dato vita 779.559 euro (l'anno prima nel 2012 205.037). Matera nel 2013 ben un milione 300 mila. La struttura di Ravenna (personale dipendente e Co.Co.Co) è costata 88.546 euro nei sette mesi di attività del 2011 e 257.541,43 euro nel 2012: in tutto 346.087,43 euro. Per la precandidatura Ravenna ha speso 900 mila euro (quindi fino al 2013). Non si sa per il 2014, anche se l'opposizione ha sollevato forti critiche. Come a Bergamo, dove la Giunta Gori ha speso per la precandidatura 2,7 milioni tra segreteria organizzativa, trasferte, spostamenti, promozione e comunicazione, eventi sul territorio, consulenze e ufficio stampa. Le spese totali per il 2013 sono state presentate solo a ottobre (a progetto già consegnato), e ammontano a 825 mila euro. Nel 2013, 334 mila euro per i professionisti che ci hanno lavorato. Lecce, solo per la costituzione della fondazione ha speso 200 mila euro.