La richiesta in una mozione di Fabrizio Rodin del Pd: "Servono più servizi e punti con acqua potabile in tutti i quartieri della città"
Autore: Federica Lai il 16/10/2014 19:34
Un potenziamento dei servizi igienici pubblici e l'installazione di fontanelle d'acqua potabile nelle piazze e strade di Cagliari. Queste in sostanza le proposte contenute in un'interrogazione presentata da alcuni consiglieri del Pd, primo firmatario Fabrizio Rodin. "Il numero dei bagni pubblici è ancora insufficiente - spiega l'esponente del Partito democratico - e non copre tutti i quartieri del nostro Comune. Inoltre tali servizi igienici sono sprovvisti di una zona in cui sia possibile l'approvvigionamento di acqua potabile".
Tutto parte da una sentenza del Tar Toscana nel 2010 con cui in sostanza si esclude l'obbligo per i titolari dei locali di consentire l’utilizzo dei propri bagni anche ai non clienti. "Un pronunciamento che non riguarda direttamente la nostra amministrazione - sottolinea Rodin - ma che può essere considerato una linea di indirizzo generale. Dotare la città di un numero adeguato di servizi igienici pubblici, oltre che di “punti acqua” potabile, costituisce un elemento fondamentale per l'affermazione di Cagliari come città turistica. Inoltre l'installazione di un numero adeguato di servizi igienici e di fontanelle d'acqua potabile non risponde ad una mera esigenza igienico sanitaria, ma rappresenta una concreta forma di tutela della dignità delle persone, soprattutto di anziani, disabili e bambini, maggiormente soggetti ai disagi derivanti dalla carenza di tali servizi".
Le richieste al Sindaco e alla Giunta: "Predisporre uno specifico piano per la localizzazione di bagni pubblici su tutto il territorio comunale. Valutare, laddove possibile, la previsione di forme di collaborazione con gli esercizi commerciali per l'utilizzo anche dei loro servizi, provvedere all'installazione, nelle strutture in cui sono ineriti i servizi igienici pubblici, di “punti acqua”, appositamente contrassegnati, dotati di fontanelle dell'acqua potabile". Ma anche " la realizzare, anche attraverso il coinvolgimento dell'URP, dell'ufficio del turismo e dell'Infopoint, strumenti di comunicazione e informazione sull'ubicazione e la fruibilità di tali strutture".