Internet delle cose (Internet of Things, IoT), droni, cybercontrollo e sicurezza al centro dell'edizione autunnale di "E-privacy 2014", l'evento di rilevanza nazionale che anticipa, a volte di anni, la maggior parte delle tematiche sulla tutela della privacy in rete. Il convegno per la prima volta si svolge a Cagliari, alla Mem (Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164), venerdì 17 e sabato 18 ottobre 2014.
CAGLIARI - In Sardegna arrivano gli specialisti del campo e i massimi esperti italiani di sicurezza informatica, a partire da Raoul “Nobody” Chiesa, uno dei primi hacker italiani di chiara fama nella comunità nazionale e internazionale e tra le massime autorità della sicurezza digitale. La manifestazione, organizzata dal Progetto Winston Smith, dal Centro Hermes per le libertà digitali, e dal Circolo dei Giuristi Telematici (con il patrocinio del Comune di Cagliari, dell'Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche e di Sardegna Ricerche), dalla sua origine ha affrontato le tematiche più scottanti in tema di informatica, telematica e tutela della riservatezza in rete con l'intervento dei massimi esperti e l'attenzione di imprese pubbliche e private.
«E-privacy, giunta ormai alla sedicesima edizione, è la conferma dell'esistenza nel nostro Paese di competenze e di attenzione alle delicate e importantissime sfide di un futuro sempre più digitale. Ci auguriamo che queste competenze vengano impiegate in tutte le sedi in modo che possano trasformarsi in vantaggi per società civile», le parole dell'ingegnere Marco Calamari del Progetto Winston Smith. Sottolinea il rovescio della medaglia del diffondersi dell'Internet delle cose nella vita dei singoli il presidente dell'associazione Circolo dei Giuristi Telematici, Giovanni Battista Gallus: «L'essere circondati da una nuvola di sensori che interagiscono tra loro e con la rete nel nostro quotidiano apre interessanti prospettive ma pone allo stesso tempo seri problemi, rischiando di portare il tecnocontrollo a un livello estremamente invasivo. Ne parliamo in questa due giorni per avvertire di un pericolo: l'individuo che diventa totalmente “trasparente” perde qualunque residuo di sfera privata».
IL PROGRAMMA. Ruota attorno ai profili giuridici e della sicurezza dell'Internet delle cose la due giorni dell'edizione autunnale di E-privacy che si apre alle 9,30 di venerdì 17 ottobre alla Mem di Cagliari, in via Mameli 164.
Venerdì mattina: I DRONI. Dopo il saluto istituzionale dell'Amministrazione comunale e degli organizzatori, l'ingegnere Marco Calamari del Progetto Winston Smith, e degli avvocati Francesco Paolo Micozzi e Giovanni Battista Gallus del Circolo dei Giuristi Telematici si apre la mattinata dedicata al workshop sui droni con le responsabilità sotto il profilo civile, penale, della navigazione aerea e della privacy. Si possono usare i droni durante un matrimonio, un concerto, a fini giornalistici o per investigazioni private? Per affrontare tutti i quesiti intervengono il preside del polo di Scienze giuridiche dell'Ateneo cagliaritano, professor Massimiliano Piras, il professore di Diritto privato Carlo Pilia, l'esperto di diritto della rete e fellow del Centro Nexa Giovanni Battista Gallus. Conclude la mattinata Silvia Marcis di Sardegna Ricerche, per illustrare le ultime iniziative nel campo nell'innovazione nell'Isola.
Venerdì pomeriggio: IOT. Alle 14,30 si riprende con il talk “Hackerspace, Makerspace e Fablab” di Fabrizio Sotgiu, tecnico del laboratorio di prototipazione rapida e del fablab di Sardegna Ricerche. A seguire, l'avvocato Riccardo Abeti propone “Le Apps come tessuto connettivo di un data flow, apparentemente, inesorabile” mentre Diego Giorio si domanda: “Quale privacy ci lascerà la nostra lavatrice?”. Marco Calamari e Roberto Premoli si interrogano su “Un cloud rispettoso della privacy? Cloud-in-the-Box”. Il docente di Diritto commerciale Cristiano Cincotti affronta la conservazione dei dati dei tabulati telefonici in “L'annullamento della Direttiva Data Retention: quali effetti per l'ordinamento interno?”. Riccardo Abeti torna al tavolo per entrare nello specifico “IoT e un nuovo livello di informazioni personali”. Le “nuove cose della rete” sono il focus dell'avvocato torinese fellow del Centro Nexa Marco Ciurcina (“Things of the internet”). “Dati e metadati raccolti dalle pubbliche amministrazioni per finalità di controllo e repressione reati: il confine tra esigenze di giustizia e controllo pervasivo” il titolo scelto dall'avvocato Fulvio Sarzana di Sant'Ippolito. Si chiude sulla scena del crimine nell'era della connessione globale, con l'intervento del penalista cagliaritano e
collaboratore della cattedra di Informatica giuridica dell'Università di Milano Francesco Paolo Micozzi: “Police! Freeze! Perché il mio frigo e la mia bilancia sono diventati una fonte di prova digitale”.
Sabato mattina: IOT tra opportunità e rischi. La seconda e ultima giornata, all'insegna del dibattito finale, si apre con l'esperta di sicurezza Yvette Agostini e il suo intervento “I(diozia)oT(ecnologia)?”. Segue Claudio Guarnieri con “Sorveglianza, Spaghetti e Mandolino”. “Dalla legge del cavallo all'Iot Bill of Rights” è il tema affrontato dai legali Carlo Blengino e Monica A. Senor, entrambi fellow del Centro Nexa. I nuovi scenari per
l'informazione nel mondo dell'Internet delle cose vengono proposti dalla giornalista Manuela Vacca in “IoT, giornalismo e privacy”. La parola prima del dibattito passa all'esperto di sicurezza Raoul Chiesa, che interviene su “Democrazia (digitale) e controllo massivo nell’era post-Datagate”. Quindi la tavola rotonda conclusiva moderata dal capo ufficio stampa della Camera dei deputati Anna Masera, dal titolo “Internet of things: quale impatto per la società e le imprese?”. Partecipano Elisabetta Loffredo, ordinario di Diritto Commerciale nella Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari, l'ingegnere Sandra Ennas di Sardegna Ricerche e il presidente del Circolo Giuristi Telematici, l'avvocato Giovanni Battista Gallus.