Rassegna Stampa

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Cultura a Cagliari, il ministero bacchetta Zedda: "Lirico, alt nomine"

Fonte: web Castedduonline.it
15 ottobre 2014

 


Fratelli d'Italia attacca: "Grave scivolone del sindaco Zedda a tre giorni dal verdetto su Cagliari capitale della Cultura: accelera su nuove nomine al Lirico dopo il flop Crivellenti con possibili danni erariali". La replica di Rodin (Pd): tutto regolare, scelte in nome della trasparenza


Autore: Redazione Casteddu Online il 14/10/2014 19:26

 

 

 

 

Il MInistero dei Beni Culturali bacchetta il sindaco Zedda,proprio a tre giorni dal verdetto su Cagliari capitale della Cultura. Lo denuncia Fratelli d'Italia, che stasera ha diffuso una nota: "Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda stamane ha pubblicato il bando per la nomina di due consiglieri per il Cda del Teatro Lirico, in quota al Comune, secondo il vecchio statuto.

A stretto giro di posta è arrivato un avviso dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (Mibact). La nota diretta alle Fondazioni lirico-sinfoniche recita: "Si manifesta l’opportunità che lo statuto e la conseguente nomina dei nuovi organi di amministrazione sia approntata prima della scadenza naturale, e tanto al fine di non aggravare la serie dei procedimenti dovuti; diversamente operando si realizzerebbe un inutile dispendio di mezzi giuridici, con nuovi organi destinati ad essere sostituiti, a norma di legge, in breve lasso di tempo”.

Il Sindaco Zedda, insomma, è recidivo. Dopo il caso Crivellenti torna sul luogo del misfatto, prospettando nuove nomine che saranno inevitabilmente a breve scadenza (meno di tre mesi) e quindi un inutile e ulteriore aggravio procedurale e un danno per le casse erariali, come ha rilevato, appunto, il Mibact. Auspichiamo un pronto intervento dell'assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino, che dovrebbe esercitare le sue funzioni di indirizzo e controllo, visto che la Regione è uno dei più importanti azionisti dell’Ente Lirico, per chiarire la paradossale situazione che si sta andando a creare intorno all’istituto. Di sicuro, considerati anche i non brillanti precedenti, a tre giorni dalla nomina della città italiana Capitale europea della cultura 2019, cui Cagliari è candidata, questa bacchettata ministeriale non è certo il migliore degli spot".

" Siamo stupiti che una struttura importante come il Teatro Lirico non è stato sfruttato in tutte le sue possibilità per la candidatura di Cagliari Capitale della Cultura, ricordando come in passato Cagliari abbia rappresentato una piazza di primo piano nel panorama europeo", è il commento di Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d'Italia in Sardegna, ex coordinatore del pdl cagliaritano, che nel passato ha sempre contestato le politiche dell'attuale sindaco, sostenendo le proteste dei dipendenti.  Dovremmo remare tutti dalla stessa parte ed essere felici nel vedere come il pubblico si stia riavvicinando al Teatro Lirico e abbia apprezzato l'attività dell'attuale gestione e l'impegno delle maestranze.  Riaccendere una miccia, con una volontà di lottizzazione, quando sarebbe bastato adempiere con l'attuale CDA alla revisione dello Statuto, rischia di far riaccendere l'incendio delle polemiche. Al Teatro serve tranquillità, condivisione e sentire Cagliari, in primis il suo Sindaco, quale rappresentante anche di tutta la città, vicino, sfruttando la campagna abbonamenti aperta per dire che la Lirica, il balletto sono un patrimonio della cultura europea e Cagliari, quale capitale della cultura, può ben rappresentare questa tradizione".

In serata però è arrivata anche la replica della maggioranza di centrosinistra. Fabrizio Rodin, vice capogruppo del Pd, precisa: "Mi sembra chiaro che la lettera del Ministero non è riferita alla manifestazione di interesse pubblicata oggi- spiega Rodin- anzi bene ha fatto il sindaco a bandirla nei tempi corretti, visto che l'8 novembre va a scadenza il cda del Lirico. Noi come centrosinistra abbiamo stabilito un metodo diverso, che è quello dellamassima trasparenza:prima le nomine avvenivano doversamente, con chiamata diretta, ora attraverso un elenco pubblico. Ci sembra sia più corretto procedere così, e senza alcuna irregolarità".