L'ultimo scoglio
Gli esami non finiscono mai. Dopo i progetti, i dossier, i sopralluoghi, le sei città ancora in corsa per il titolo di Capitale europea della cultura devono superare l'ultimo scoglio prima della proclamazione della vincitrice. Si chiama incontro di selezione finale e funziona così: tutte le città, due al giorno, dovranno inviare una delegazione a Roma. L'esame si terrà nella sala del Consiglio del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo: come da regolamento, in 30 minuti i delegati dovranno illustrare ai giurati il progetto della propria città, per poi sottoporsi a una sessione di domande che può durare fino a un'ora.
Si comincia domani con Cagliari e Lecce. Giovedì sarà il turno di Matera e Perugia-Assisi e venerdì, giorno in cui è atteso il verdetto, toccherà a Ravenna e Siena.
Per Cagliari ci saranno l'assessore Enrica Puggioni, il direttore artistico del progetto su cui si basa la candidatura, Massimo Mancini, la direttrice dei musei civici Anna Maria Montaldo e il sindaco Massimo Zedda. Una delegazione ristretta cui sono affidate le speranze di arrivare fino in fondo.
Di fronte a loro la giuria internazionale, composta da Suzana Zilic Fišer (Slovenia), Steve Green (Regno Unito), Ulrich Fuchs (Germania), Jordi Pardo (Spagna), Elisabeth Vitouch (Austria), Anu Kivilo (Estonia), Norbert Riedl (Austria), e gli italiani Lorenza Bolelli, Gerardo Casale, Paolo Dalla Sega, Emma Giammattei, Alessandro Hinna, Francesco Manacorda. (m. n.)