Secondo il sindacato di polizia "non si abbatterebbero le spese dall'amministrazione penitenziaria, ma si originerebbe un aumento degli oneri di gestione della struttura designata a ospitare i rifugiati". Cappellacci prepara un'interrogazione
redazione@cagliaripad.it
Il sindacato Funzione pubblica Cgil-Polizia penitenziaria è contrario alla dismissione della Scuola di formazione e aggiornamento di Monastir per gli agenti carcerari per far posto al Centro di soccorso e prima accoglienza e per richiedenti asilo (Cspa-Cara). Contrarietà anche per il trasferimento dell'istituto per minori di Quartucciu, dell'Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) e del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria nel carcere di Buoncammino quando entrerà in funzione, si dice a novembre, la nuova casa di reclusione di Uta.
Il coordinatore regionale della Fp Cgil-Polizia penitenziaria, Sandro Atzeni, ha espresso parere negativo e contrario al provvedimento annunciato dal vicecapo vicario del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, Luigi Pagano, al prefetto di Cagliari e alle autorità del settore penitenziario regionali, "in considerazione della formazione e aggiornamento per migliaia di agenti che si vedrebbero precluso il miglioramento professionale se non attraverso massacranti e costosissimi spostamenti nella penisola".
"Se confermata l'intenzione del Dipartimento sulla dismissione della scuola di Monastir - ha sottolineato il sindacato - ci si troverebbe di fronte all'ennesima crisi occupazionale in Sardegna e nel territorio di Cagliari, già duramente colpiti dalla perdita di posti di lavoro, tenendo conto che intorno alla scuola ruotano servizi di pulizia esterna e che sono stati operati considerevoli interventi di manutenzione anche da parte dell'amministrazione comunale di Monastir". Secondo il sindacato "non si abbatterebbero le spese dall'amministrazione penitenziaria, ma si originerebbe un aumento degli oneri di gestione della struttura una volta designata a ospitare i rifugiati".
No di Cappellacci che prepara un'interrogazione in consiglio regionale.
"Mentre la politica è distratta lo Stato si riprende Buoncammino. Lo fa con pretesti futili ma con destrezza: in un colpo solo toglie alla città uno degli edifici più ricchi di potenzialità di generare economia e chiude una struttura importante per la Sardegna come la scuola di polizia penitenziaria di Monastir", lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, in merito al possibile trasferimento a Buoncammino del carcere minorile di Quartucciu.
"Uno scandalo che non può restare sotto silenzio. Eppure lascia allibiti - prosegue Cossa - il silenzio del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: davanti a questo atto di arroganza del Governo è il caso di farsi sentire e valere in tutte le sedi.
Anche con la Regione di Francesco Pigliaru, che si sta facendo soffiare da sotto il naso tutti i gioielli della Sardegna".