Valentini (Siena)

«Avendo meno patrimonio storico rispetto a Siena, Perugia-Assisi o Lecce, correte con meno bagaglio ma più libertà». Bruno Valentini, sindaco di Siena, sceglie la categoria della leggerezza per descrivere la concorrente sarda. Certo, fa strano sentir definire “poco” il patrimonio storico di una città con tremila anni di storia, dai fenici che hanno lasciato la loro città dei morti scavata nel calcare di Tuvixeddu ai Romani che hanno lasciato un Anfiteatro (ferito), e giù giù i pisani e le loro torri, gli spagnoli e (anche se per poco) gli austriaci, i Savoia che qui ottennero la corona regale da cui nacque il Regno d'Italia. Vero è, però, che il tesoro d'arte e architettura delle avversarie è impressionante.
Ma per il sindaco della città del palio, gioiello di palazzi e chiese medievali, la leggerezza è una risorsa, non un limite: «Potete portare avanti un progetto più cool , più fresco, di riscrittura della città: avete meno muri sul vostro cammino, più libertà di sperimentare».
Qualche riserva, semmai, sul progetto presentato da Cagliari: «Non ho visitato la città ma ho visto il video proiettato al Maxxi di Roma in occasione della presentazione dei progetti paralleli e illustrato dalla delegazione del Comune: mi è parso più un progetto di rigenerazione urbana che di pianificazione culturale, un piano di sviluppo che avrà certamente grandi ricadute su chi vive a Cagliari; ma occorrerà spiegare come questo progetto possa essere utile per l'Europa». (m. n.)