Ciceroni speciali in 10 punti strategici: da don Cannavera alle Lucido Sottile
Maratona Fai protagonista della domenica cagliaritana
Per un giorno è tornata la città dei Caffè. La Cagliari dei racconti: quelli che animavano i dibattiti alla “Bella Venezia”, in via Manno 33, oppure al “Room Regina”, in via Roma. Tra sostenitori dei liberali e quelli di una sinistra che non era quella moderna. Ma anche la Cagliari delle storie minime dei poveri che, al “Clavot”, potevano permettersi la colazione con il mezzo caffè latte a prezzo calmierato e il pane - spesso duro - portato da casa.
In piazza Martiri l'attrice Lia Careddu ha ricordato questi ed altri sfiziosi episodi; lei come altri cento Ciceroni della città per una domenica. Da piazza del Carmine al piazzale del Cis, da piazza Matteotti a piazza Yenne: c'era il mondo della cultura e delle professioni, ieri in dieci punti strategici e riconoscibili, per far capire che si può crescere tornando agorà , ripartendo dalle radici di una Cagliari che guarda al di là del mare. È questo il messaggio che ieri ha voluto lanciare il Fondo Ambiente Italiano (Fai), con spettacoli e declamazioni storiche d'altri tempi.
Da don Ettore Cannavera alle Lucido Sottile, dal costituzionalista Pietro Ciarlo allo storico dell'arte Franco Masala, per citare alcuni protagonisti della giornata. In piazza del Carmine, don Cannavera ha rimarcato il ruolo della piazza come «luogo e spazio di socialità e di dialogo». Dal centro moderno a dove nacque tutto: Santa Gilla. Dalle cui torri si intravede la necropoli punica. La storia della città passa da sempre per un polo d'attrazione. Ma Cagliari di colli ne ha nove e nella sua storia di centri, ne ha avuti parecchi. Città policentrica: tutto nacque nella zona di Santa Gilla, che un'opera di riqualificazione urbana imponente mira a rivalorizzare, ma se si viaggia nel tempo fino ai giorni nostri anche via Roma era periferia fino all'edificazione di Palazzo Bacaredda. Spazio anche all'attualità, che con Cagliari ha a che fare, nel caso specifico, marginalmente. Le Lucido Sottile, al Bastione, hanno inscenato il dialogo tra una vedetta seduta e una sentinella in piedi, alla luce dei recenti fatti di cronaca. Tiziana Troja, una delle due attrici che nei giorni scorsi ha offerto il suo sangue in un bicchiere per protesta al governatore Pigliaru e ad alcuni esponenti della Giunta, ha anche annunciato: «Se non ci saranno sviluppi sulla nostra vertenza sui contributi, entro una settimana andremo in viale Trento più numerosi per porre in atto una protesta ancora più veemente».
Lorenzo Piras
@lorenzopiras71
Dietro le quinte
Nei racconti
l'assalto fascista
a casa di Lussu
Piazza Martiri, crocevia di affari. Ma anche luogo di storia: era lì che abitava Emilio Lussu. Tra una declamazione simbolica e l'altra, in piazza si è imposta donna Teti Piga Lostia, testimone della Cagliari che fu, per raccontare l'assalto fascista alla casa del grande politico e pensatore sulla base di quel che la madre aveva raccontato a Giuseppe Fiori per la sua biografia. Ne è nata una rievocazione storica del tutto spontanea, con divagazioni sullo schieramento familiare della famiglia di donna Teti Lostia sull'assalto. La discussione attorno ai trascorsi di piazza Martiri si è arricchita del contributo dello storico Gianluca Scroccu. È intervenuto anche un tabaccaio, titolare di un'attività che resiste da 94 anni. Ricordi di una Cagliari che non c'è più, ma che prova a cambiare salvando ciò che resta della sua memoria. (lo. pi.)