Lo scenario

Il sindaco Massimo Zedda e l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni aspettano l'esito della commissione ma guardano lontano. Soddisfatti: «Hanno partecipato al progetto operatori, singoli professionisti, imprese e start-up creative, enti pubblici e gruppi privato». Annunciano: «Tutto questo vuol dire puntare sulle idee e innescare un processo economico che scavalca l'ambito culturale e investe nel tempo diversi altri settori, come il turismo». Lo scenario futuro: se la città diventasse “Capitale europea della cultura 2019” coinvolgerebbe tra residenti e imprese 500 mila persone, più di 2000 artisti e artigiani e registrerebbe la visita di circa 5 milioni di turisti. L'assessore Puggioni: «Il turismo culturale stimola diversi meccanismi economici capaci di valorizzare il territorio e accrescerne il benessere, seguendo fattori non esclusivamente stagionali». Il caso di Marsiglia è tra gli esempi proposti dall'amministrazione comunale. «Dal 1995 il suo progetto di trasformazione e riqualificazione urbana “Euromediterranee” ha prodotto: 2,2 miliardi di euro d'investimento tra pubblico e privato, 20 mila posti di lavoro, 400 mila metri quadrati di spazi aggiuntivi destinati a uffici e nuovi business e 800 nuove aziende attive sul territorio». Non solo Marsiglia. Genova, Capitale europea della cultura nel 2004, ha registrato la spesa media dei visitatori di 84 euro a persona e un indotto generato dagli eventi di 66 milioni 903.989 euro. (p. p.)