VIA SANTA MARGHERITA. I tecnici Abbanoa: cedimento dovuto all'acquazzone
A metà tracciato dell'attuale via Santa Margherita, fra piazza Jenne e l'Ospedale San Giovanni di Dio, c'è il Fosso di San Guglielo, Sant'e Lemu come lo chiamano gli stampacini. Sotto l'ex Clinica Aresu la gigantesca cisterna (di ottima acqua, alla quale attingevano anche i nobili di Castello e i Vicerè) da cui partiva l'antica condotta sotterranea collegata a su Cunduttu, la via Angioy di oggi, dove s'incalanavano, verso il porto, le acque piovane e la rete.
La voragine che si è aperta nella parte iniziale de s'arruga noa è solo l'ultimo campanello d'allarme proveniente dalla Cagliari sotterranea ancora non del tutto esplorata. I commercianti e residenti di Stampace Alto più volte hanno fatto sentire la loro voce segnalando pericolosi cedimenti, apertura improvvisa di buche nell'asfalto, avvallamenti nei marciapiedi.
«Qualche anno fa», ricorda Vasco Cogotti, ex consigliere della Circoscrizione di Stampace, «cedette di schianto il vico III Sant'Efisio, sempre lungo la direttrice di via Santa Margherita. Si aprirono, in facciata e nei muri, crepe dove ci passava un braccio. Ancora oggi la strada è transennata e chiusa al traffico: stiamo ancora aspettando che vengano realizzati i sottoservizi».
Nel caso della voragine di via Santa Margherita, i tecnici di Abbanoa, competenti sulla rete fognaria cittadina, hanno appurato che si è trattato di un cedimento causato, in occasione delle ultime piogge, dalla forte pressione nella condotta, vecchia di quasi un secolo. «Condotta che non è riuscita a smaltire il carico d'acqua in breve tempo. Un dilavamento massiccio che ha poi provocato il cedimento del marciapiede», afferma l'ingegner Daniele Olla, dirigente del servizio Infrastrutture viarie e reti del Comune.
Da qualche settimana, su entrambi i lati della via Santa Margherita, erano spartiti i parcheggi a spina di pesce liberando i marciapiedi dalle auto. Che il Comune avesse già fiutato il pericolo? «Niente di tutto questo», precisa Olla, «si è deciso di dare un po' di respiro sia alle attività commerciali presenti in quel tratto di strada che ai passanti».
Messa in sicurezza la zona, ora si provvederà alla chiusura della voragine. «Con la prospettiva concreta di procedere al rifacimento di entrambi i marciapiedi di via Santa Margherita. Stiamo ultimando le procedure amministrative», dice ancora Olla, «quindi il via ai lavori per dare maggiore dignità a questo angolo di Cagliari, cuore della vita notturna giovanile».
Paolo Matta