VENERDÌ, 30 GENNAIO 2009
Pagina 1 - Cagliari
Dall’assessorato regionale agli Enti locali ma la società vincitrice annuncia che chiederà i danni
CAGLIARI. Alla fine l’ex Ospedale Marino rischia di rimanere quello che è, un rudere, e non diventerà mai l’auspicata beauty farm. L’assessorato regionale agli Enti locali ha annullato la gara (definendola infruttuosa) e revocato la concessione assegnata nel 2007 proprio con la gara all’associazione d’imprese sardo-piemontese Sa&Go. Non è una decisione a sorpresa. Negli ultimi mesi la ristrutturazione dell’ex Marino era diventata un pasticcio burocratico senza precedenti tra levate di scudi sui vincoli da parte della Soprintenza regionale ai Beni culturali, polemiche tra Regione e Comune, pretese del Demanio sull’area dell’ex pronto soccorso destinato alla demolizione. E di fronte al caos saltato più volte fuori durante le conferenze di servizio, alla fine, è stata proprio la società vincitrice (nel frattempo la classifica della gara era stata confermata anche dal Tar) a fare un passo indietro, con un no secco a rivedere il piano economica e l’immediata revoca dell’offerta. Cosa accadrà? In sintesi, la gara dovrà essere rifatta e di certo non potrà essere aperto il cantiere per la trasformazione dell’ex Marino in centro benessere. Con gli inevitabili strascischi giudiziari: nell’annullare la gara, la Regione ha ipotizzato di “valutare in seguito la condotta della società aggiudicatrice”, mentre sull’altro fronte è la Sa&Go ad annunciare sicure richieste di risarcimento, perché “la Regione ha avocato a sè un bene del quale non aveva la titolarità”. E se, a questo punto, tornasse in campo l’azienda seconda classificata, la Prosperius di Firenze?