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Il maltempo riversa una cascata all'interno dell'Anfiteatro Romano di Cagliari. Un vero e proprio allagamento. Ma i cunicoli sotterranei reggono alla bomba d'acqua. L'evento di sabato scorso è stato documentato da un video realizzato da due speleologi dell'associazione Sardegna Sotterranea: Marcello Polastri e Nicola Di Mille, durante una visita guidata al sito.
"E' la testimonianza - spiegano - dell'abilità degli antichi romani nel creare un deterrente agli allagamenti che, in caso di pioggia eccezionale, colpivano l'antico anfiteatro di Karalis, segno che l'esperienza dei maestri costruttori e dei cavapietre del passato era all'avanguardia per quei tempi così remoti. Un sistema ragionato e sudato, vecchio di duemila anni e che ancora oggi funziona perfettamente".
Dieci minuti di pioggia battente sono stati sufficienti per causare l'allagamento di via Sant'Ignazio proprio mentre si svolgeva la messa nel Convento dei frati Cappuccini. Un vero e proprio corso d'acqua si è riversato nel sottostante catino dell'anfiteatro. "Una esperienza da brivido - raccontano gli speologici - Cascate d'acqua invadevano l'antico edificio. Ci siamo riparati nelle gallerie e abbiamo verificato che si allagavano rapidamente e altrettanto velocemente smaltivano l'acqua. A testimoniare il perfetto funzionamento dei cunicoli sotterranei: in caso di pioggia consentono il deflusso delle acque piovane, a due millenni di distanza dalla creazione dei sotterranei". Di qui un insegnamento: "osservare le dimensioni delle antiche condotte, insegnerebbe che i tombini moderni e le condotte sotterranee potrebbero trarre spunto dal passato, almeno per quanto concerne pendenze e dimensioni".