Rassegna Stampa

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"Musica dal vivo in città: troppa burocrazia"

Fonte: web cagliaripad.it
7 ottobre 2014


 

Dore, Secchi e Lobina: “Abbiamo ricevuto numerose richieste da parte dei titolari di locali che hanno dovuto limitare l'offerta della musica dal vivo schiacciati dai costi e degli adempimenti amministrativo-burocratici sproporzionati"


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"Da agosto 2013 è vigente il decreto Bray che per gli eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti e che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio stabilisce che, la licenza è sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività» da inviare entro le 24 ore antecedenti", scrive Giovanni Dore (Sardegna Pulita), primo presentatore di una interrogazione rivolta al Sindaco ed all'Assessore Argiolas, insieme ai colleghi Secchi e Lobina.

"Il tutto - prosegue Dore - nasce a seguito delle sollecitazioni di cui alla petizione promossa da Stefano Boeri nel 2013 (#piumusicalive che aveva raccolto oltre 40.000 firme) sulla semplificazione delle procedure sulla Musica dal Vivo che ha trovato una prima ed effettiva applicazione da parte del Comune di Firenze, il quale ha ridotto al minimo le interminabili procedure burocratiche che devono essere affrontate da chiunque voglia fare della Musica dal Vivo, per ridurre l'impatto della crisi che aveva portato alla chiusura di numerosi esercizi".

"Abbiamo ricevuto numerose richieste - concludono Dore, Secchi e Lobina - da parte dei titolari di locali che hanno dovuto limitare l'offerta della musica dal vivo schiacciati dai costi e degli adempimenti amministrativo-burocratici non proporzionati alle loro finanze ed all'organizzazione delle loro  micro-aziende che - comunque - danno da vivere a molti addetti e musicisti e rendono un servizio apprezzato in città. Auspichiamo quindi che anche a Cagliari venga recepita detta normativa in tempi rapidi in modo da stimolare la realizzazione di nuovi eventi ed una nuova produzione musicale".