Crogiuolo e Is Mascareddas insieme hanno dato vita ad una conferenza stampa-denuncia per lanciare il loro grido di allarme e presentare allo stesso tempo i distinti cartelloni: Teatro d'Autore e Musica da Camera
Tre burattini impiccati davanti all'assessorato regionale alla Cultura. Si è riversata in viale Trieste questa mattina la protesta contro i tagli allo spettacolo di due compagnie: Crogiuolo e Is Mascareddas.
Insieme hanno dato vita ad una conferenza stampa-denuncia per lanciare il loro grido di allarme e presentare allo stesso tempo i distinti cartelloni: Teatro d'Autore e Musica da Camera per Crogiuolo e Il Grande Teatro dei Piccoli per Is Mascareddas.
"Abbiamo scelto un'immagine simbolo, forte e macabra, per raccontare il dramma di chi non ce la fa più - ha detto Tonino Murru, presidente della compagnia di teatro di animazione Is Mascareddas - Noi lavoratori, professionisti del settore, non possiamo andare avanti così. Non era mai accaduto di arrivare a fine anno senza sapere se i fondi assegnati, con un taglio del 30 per cento e non ancora erogati, arriveranno. E ancora attendiamo il saldo del 2013". Una sorte che accomuna anche il Crogiuolo, la compagnia diretta da Mario Faticoni da due anni priva della sua sede storica di via Portoscalas. "Oltre ai disagi che condivide con gli operatori del settore, la compagnia - ha sottolineato Rita Atzeri - non ha potuto trarre neppure i benefici dovuti dall'aver vinto il bando di gestione della Vetreria di Pirri, dal momento che i locali assegnati fino ad ora sono stati illegittimamente occupati. Per questo motivo abbiamo dovuto programmare la stagione su tre diversi spazi cittadini".