TRASPORTI. L'esperimento inizia tra il caos. La Regione: «Presto anche le corse singole» Il
Solo abbonamenti mensili per il sistema Ctm-Arst-Trenitalia
È un po' come andare alla festa della birra e scoprire che servono solo aranciate. Provare per credere: basta entrare in una biglietteria di Ctm, Arst-MetroCagliari o Trenitalia e chiedere un «biglietto unico integrato» per i mezzi pubblici, la cui sperimentazione per sei mesi è iniziata l'altro ieri. L'impiegato scuoterà la testa, poi deluderà il cliente: «Lo chiamano così, ma non so perché. In realtà è un abbonamento mensile, valido per due vettori su tre. Quello Ctm-Arst costa 70 euro».
IL SISTEMA Dunque, quel biglietto unico integrato di cui si parla da settimane (l'assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, l'aveva ricordato anche alla presentazione della Settimana europea della mobilità sostenibile) non esiste: non è un biglietto e non è nemmeno unico, perché bisogna scegliere l'abbinata tra vettori, che sono tre. Non è nemmeno integrato, perché un abbonamento che riunisca Ctm, Arst-MetroCagliari e Trenitalia non c'è. Inutile dire che, nelle biglietterie delle tre società di trasporto pubblico, il personale è provato. Inevitabile quando si delude un cittadino che spera, con un biglietto da un euro e 20 centesimi, di salire su un autobus in città e poi sulla corriera per Sanluri. E che, quando scopre che non si può, non si limita a dire «pazienza», bensì preferisce dire più parole. Meno gentili.
LE TARIFFE Fortemente voluto dalla Regione e cofinanziato con un contributo dell'Unione europea che l'assessore ai Trasporti definisce «piccolo», l'abbonamento unico integrato non è proprio regalato. Precisato che vale solo per due dei tre vettori, quello per Ctm e Trenitalia costa 45 euro (ci sono sconti per studenti e over 65 a basso reddito), mentre arriva a 70 la tessera per Ctm e Arst-Metrocagliari (stessi sconti del precedente). A Ctm e Arst riduce gli introiti del 27 per cento, a Trenitalia dell'11 per cento.
IL CAOS La confusione (perché il biglietto non è un biglietto) esiste, al punto che il Ctm, sul proprio sito Internet e sui social network, ha dovuto spiegare che è un abbonamento mensile e come funziona. E il pubblico, per ora, non sembra impazzire per la novità: a fronte di una media di 11.600 abbonamenti che il Ctm vende ogni mese, fino a ieri quelli “unici integrati” - che valgono per un mese solare, quindi si vendono tutti nei primi giorni del mese - l'hanno acquistato in 36. Il direttore generale del Ctm, Ezio Castagna, resta neutro davanti all'iniziativa della Regione: «Premesso che cambieremo il supporto dell'abbonamento mensile, che da novembre non sarà più cartaceo bensì magnetico per impedire le contraffazioni, valuteremo l'iniziativa in base al gradimento da parte dell'utenza».
LA REGIONE Non si è partiti alla grande, visti i numeri, ma l'assessore ai Trasporti è fiducioso: «Il biglietto unico integrato ci sarà», assicura Deiana, «già prima della fine della sperimentazione di sei mesi. È l'inizio di un progetto più vasto: vogliamo integrare i trasporti, il biglietto è il punto di partenza». Quello di arrivo, lo scopriremo solo viaggiando.
Luigi Almiento