I 340 milioni di euro di cui il Comune dispone per realizzare opere pubbliche nei prossimi tre anni riusciranno a creare 3.400 posti di lavoro? Lo domanda la Cisl al sindaco Massimo Zedda, accusato di non rispondere all'interrogativo. Il sindacato vuole anche sapere quante di queste opportunità lavorative saranno destinate alle categorie svantaggiate e quante a operai attualmente in ammortizzatori sociali. «Grande silenzio municipale - scrive la Cisl - anche sulla provenienza delle imprese appaltatrici dei lavori: sono tutte locali? Con quale il ribasso si sono aggiudicate l'appalto? Soprattutto: quanti sono i lavoratori edili impiegati oggi nelle opere pubbliche cantierate?»
Cgil, Cisl e Uil alcuni mesi fa hanno inviato al Sindaco una proposta di accordo-quadro per governare questa grandinata di lavoro caduta su Cagliari con una cabina di regia «senza gettoni di presenza». Non se n'è fatto nulla perché, sostiene la Cisl, «il sindaco non sembra molto predisposto a confrontarsi sui punti che interessano le organizzazioni sindacali e ad avere interlocuzione frequenti e produttive con le parti sociali».