È stato inviato nel pomeriggio al ministero delle Finanze il dossier sulla vertenza entrate con il quale la Regione Sardegna chiede allo Stato di riconoscerle 604 milioni di euro tra Ires (l'imposta sul reddito delle società) riserve matematiche, giochi e quote compensative, dal 2010 al 2013. Ulteriori 150 milioni circa potrebbero essere riconosciuti anche per il 2014. L'assessore alla Programmazione Raffaele Paci potrebbe tornare a Roma per discutere nel dettaglio la trattativa per il riconoscimento delle somme.
Nel frattempo l'Asel, Associazione sarda enti locali, chiede alla Regione di intervenire sul governo per mitigare il taglio di risorse finanziarie ai Comuni previsto dal decreto Sblocca Italia. Il presidente dell'associazione, Rodolfo Cancedda, ha scritto a Pigliaru per avvertire che «i nuovi tagli nei bilanci comunali 2014 rischiano di mandare in fallimento le amministrazioni isolane, con gravi ripercussioni sulla tenuta sociale del sistema degli enti locali in Sardegna». Il riferimento è al taglio di 172 milioni di euro a favore del Fondo di solidarietà comunale, parzialmente compensato da 50 milioni stanziati dal governo con lo Sblocca Italia.