Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al Poetto un mare di burocrazia

Fonte: L'Unione Sarda
29 gennaio 2009

Troppi intoppi bloccano lo smaltimento dei rifiuti dall'arenile. Accuse Comune-Regione

Giagoni: serve il via della Regione. Viale Trento: mai richiesto

Per smaltire le canne portate dall'alluvione del 22 ottobre, è necessario pulirle. Ma la pioggia di questo inverno crea problemi.
Guada uno stagno, dribbla le pietre, salta le canne, attraversa le pozzanghere. «Sono sempre venuto a fare una corsetta in spiaggia. Solo che adesso mi ritrovo ad affrontare un percorso di guerra. Con chi me la devo prendere?». Francesco, mezzofondista semiprofessionista, non riesce a darsi pace: il “suo” Poetto è ormai irriconoscibile. E lui, come tutti i frequentatori invernali della spiaggia, vuole capire di chi sia la colpa.
IL TEMPO Certo, sarebbe facile prendersela con Giove Pluvio: l'alluvione del 22 ottobre (che ha portato sulla sabbia qualunque cosa) è stato solo il preambolo di una stagione particolarmente infausta. Magari si potrebbe tirare in ballo il riscaldamento globale o l'ormai démodé buco nell'ozono. Ma i cittadini si aspettano che siano le amministrazioni a porre rimedio a certe situazioni. Il problema è stabilire quali amministrazioni.
LA FORESTALE Non dovrebbero esserci dubbi. «La competenza delle pulizie delle spiagge», fanno sapere dalla Forestale (l'ente chiamato a sanzionare eventuali infrazioni), «compete ai Comuni. Gli unici litorali esclusi sono quelli militari». Un principio sancito, per esempio, dalle direttive della Regione per la redazione dei Piani per l'utilizzo dei litorali, in vigore dal 1° gennaio 2007.
IL COMUNE Se il Poetto è sporco, sembra la più logica conclusione, la colpa è del Comune. Ma logica e burocrazia raramente vanno di pari passo. «Noi», interviene l'assessore ai Servizi tecnologici Gianni Giagoni, «possiamo intervenire soltanto dopo essere stati autorizzati dalla Regione». Non è, sostiene Giagoni, una questione di lana caprina. «Le normative sullo smaltimento dei rifiuti dai litorali sono severe».
LA SABBIA L'assessore cita una delle ultime normative regionali in materia, quella sullo smaltimento delle posidonie (che può essere applicata per analogia): tra le altre cose prescrive che la sabbia venga preservata a tutti i costi. Le canne presenti al Poetto, per intendersi, dovrebbero essere pulite per far sì che nessun granello di sabbia finisca in discarica. «L'autorizzazione della Regione ci serve anche per sapere quali mezzi dobbiamo utilizzare».
LA REGIONE Non è colpa del Comune, la responsabilità è della Regione. «Ma se a noi chiedono un'autorizzazione», puntualizza Gianni Pilia, dirigente del servizio centrale del Demanio e patrimonio della Regione, «la rilasciamo nell'arco di 24 ore». Non è stata concessa alcuna autorizzazione perché non è mai stata richiesta. Ma, forse, il problema non sta neanche qui: le condizioni meteorologiche, in realtà, non hanno mai permesso un intervento. Le canne, per essere pulite, devono essere asciutte. Situazione che non si è verificata per tutto l'inverno. «Non c'è mai stata una “finestra” temporale che abbia reso possibili gli interventi», sostiene Pilia. Forse bisognerà farsene una ragione: il Poetto rischia di restare in queste condizioni per un altro paio di mesi.
MARCELLO COCCO

29/01/2009