Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La giunta Zedda ci crede

Fonte: L'Unione Sarda
30 settembre 2014

Presentati ieri al Maxxi di Roma i progetti legati alla candidatura

Capitale europea della cultura 2019: rush finale 

Pietro Picciau

ROMA «Il futuro è ora, e noi ci siamo dentro». Lo dice convinta. Guarda il pubblico specializzato del Museo nazionale delle arti Maxxi e prosegue: «Dopo aver letto il bando ci siamo detti: queste cose noi le stiamo facendo da alcuni anni e proseguiremo a prescindere dall'esito finale della competizione». Luisa Anna Marras, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici (il sindaco Massimo Zedda è stato trattenuto a Cagliari da una riunione) risponde alle domande di Lorenzo Paolini, vicedirettore de L'Unione Sarda, con consapevole ottimismo: «Siamo portatori di idee semplici anche se difficili da realizzare. Ma è quel che stiamo facendo con buoni risultati». Alla destra del vicesindaco c'è Maria Luisa Mulliri (coordinatore dei progetti di rigenerazione urbana legati alla candidatura di Cagliari a Capitale europea della cultura 2019): l'architetto ha pronte immagini e prospetti, dati e considerazioni per spiegare come il Comune sta “trasformando la città”.
Nella mezz'ora concessa a ciascun Comune candidato, Marras racconta che il «filo rosso che accompagna il progetto di Cagliari-Capitale europea della cultura evoca Maria Lai e unisce, come avrebbe immaginato l'artista sarda, i luoghi e le persone». Il pubblico vuole però scoprire i segreti della città che si sente già dentro il futuro. I temi del riuso e del recupero, il miglioramento del trasporto pubblico e la riduzione dei consumi energetici vengono riassunti con i dati. Marras spiega che l'amministrazione ha in cassa 260 milioni di euro e «cantieri reali per 393 milioni». Sono state utilizzate tutte le risorse europee del 2007-2013: «Stiamo progettando in linea con la candidatura sui fondi Por e “Pon metro” per il 2014-2020». Paolini chiede perché un imprenditore dovrebbe investire a Cagliari. «Il nostro Comune è il miglior datore di lavoro dei privati», risponde il vicesindaco. «Perché gli imprenditori vengono da noi? Paghiamo le imprese a 30 giorni, e Cagliari offre una vita tranquilla». Altri punti a favore: «Premiamo la qualità e non il massimo ribasso. Nei nostri bandi, con gli appalti integrati complessi o la finanza di progetto, chiediamo di immaginare nuovi spazi integrati con quanto esiste già».
I progetti che resteranno nel tempo: «I lavori sul lungomare Poetto hanno come punto d'arrivo la valorizzazione del fronte-mare e la riqualificazione della spiaggia». Soldi da spendere: «Per il Parco del Molentargius sono disponibili venti milioni, altre decine di milioni li stiamo investendo sulla mobilità sostenibile, sulla metropolitana leggera, sui sistemi di scambio e sull'intermodalità». Sant'Elia, capitolo che appassiona per l'impegno e gli sviluppi: sui 111 milioni destinati a Cagliari dal “Piano Città” ne sono stati spesi 11.
L'architetto Mulliri incalza il pubblico con le immagini. «Il piano dei lavori», spiega, «punta a trasformare la città mettendo a sistema le risorse naturali e la riqualificazione complessiva dei lungomare Poetto e Sant'Elia, inseriti nel parco urbano che comprende le aree umide di Molentargius e Santa Gilla, dove insistono temi di forte interesse culturale legati intimamente al paesaggio, all'archeologia, al turismo ed alle attività produttive». I progetti che stanno a cuore a Mulliri e all'intero staff che ha lavorato al progetto: «Gli scavi del tempio di Ashtarte Ericina, il progetto di valorizzazione dell'Anfiteatro Romano, l'ampliamento della Galleria Comunale d'Arte, e molti altri che compongono un mix di progetti di ricucitura urbana».