A Molentargius arrivano le ruspe. Il Grig: “La Procura ha già informato il Comune di Cagliari”
La Procura della Repubblica ha deciso di avviare la demolizione delle “opere abusive insanabili” a Medau Su Cramu. Due giorni fa l’incontro con il sindaco Zedda, che spiega che "abbiamo parlato dei tanti abusi edilizi in città". L’annuncio arriva dal Gruppo di Intervento Giuridico di Stefano Deliperi
CAGLIARI - "La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari insieme al Comune di Cagliari, in una riunione" svolta lo scorso 25 settembre, "ha deciso di avviare una campagna di demolizioni e ripristino ambientale di opere abusive insanabili nel parco naturale. Finalmente". Meno di quattro righe ma che saltano subito all'occhio, scritte dal Gruppo di Intervento Giuridico di Stefano Deliperi. L'associazione ambientalista, in sostanza, avvisa che i fari della Procura si sono accesi, per l'ennesima volta, sul quartiere "abusivo" di Medau Su Cramu. E, stando al comunicato vergato da Deliperi, stavolta i giudici hanno ottenuto una sponda non da poco: l'amministrazione comunale cagliaritana. Giovedì scorso, infatti, c'è stato un incontro "a due": Procura della Repubblica da un lato, Comune di Cagliari dall'altro. E da quel tavolo ristretto è uscita l'intenzione di far marciare le ruspe in direzione Medau Su Cramu da parte della Procura. Per tirare giù non le cosiddette "prime case", ma abitazioni -così spiega il numero uno del Grig - "sempre "abusive ma date in affitto, o comunque non abitate 365 giorni all'anno". Non si conoscono ancora le eventuali "tempistiche" dell'azione. E Massimo Zedda spiega che c'è stato un incontro in Procura "per parlare in generale delle tante questioni di abusi edilizi in città".
E' di ieri il sunto del maxi-vertice che ha visto la partecipazione di due assessori regionali, rappresentanti dei comuni di Cagliari e Quartu Sant'Elena, presidente dell'Ente Parco e direttore del Parco, oltre a un rappresentante del Mibact. Dall'incontro era emersa la volontà condivisa di programmare nuovi incontri e avere a disposizione tutti i dati in merito all' "abusivismo" nel rione dentro Molentargius. E' recentissimo anche l'incontro tra la commissione comunale Urbanistica e i rappresentanti della "Comunione Medau Su Cramu": anche in quel caso, l'impegno della parte politica era stato di "approfondire ulteriormente una questione complessa".
Nel comunicato marchiato Grig, si legge che "il Comune di Cagliari ha riscontrato", a Medau Su Cramu, "206 casi di abusivimo edilizio totale e parziale, 245 casi di abusivismo edilizio totale, con 39 casi oggetto di procedure di esecuzione coattiva dei provvedimenti di demolizione e ripristino ambientale", e "137 casi in attesa di esame dell'istanza di condono edilizio". Numeri aggiornati e più alti rispetto a quelli emersi in passato. Dati in arrivo anche da Quartu Sant'Elena - un quarto di Medau Su Cramu ricade infatti in territorio quartese -: "Un caso di abusivismo edilizio totale ma oggetto di concessioni edilizie in sanatoria e tredici casi di abusivismo in attesa del possibile condono edilizio".
Stefano Deliperi, all'improvviso arrivano le ruspe a Medau Su Cramu?
"Finalmente, arriva la giustizia. Penso che la Procura avesse già deciso per conto suo, ritenendo opportuno coordinarsi con l'amministrazione comunale cagliaritana, visto che la maggior parte degli abusi edilizi ricadono nel suo territorio".
Non c'è il rischio di lasciare delle persone senza un tetto, per quanto abusivo, sotto il quale vivere?
"Generalmente non si interviene mai sulle prime case, come dimostrano le ultime demolizioni svolte dalla Procura di Lanusei o di Tempio Pausania. Le demolizioni riguardano sempre realtà diverse da case abitate tutto l'anno. Per esempio abitazioni che vegono date in affitto".
Due giorni fa la Regione fa ha parlato di “dati da recuperare” e di “processo complesso” per Medau Su Cramu. Ma la Procura ha già deciso...
"E' un fatto curioso. I dati li abbiamo noi, a maggior ragione dovrebbe averli la Regione. Una cosa è certa: è chiaro che adesso qualcuno dovrà muoversi più velocemente. Mi riferisco ai comuni di Cagliari e Quartu Sant'Elena e alla stessa Regione. Se le amministrazioni comunali non intervengono, tocca proprio alla Regione fare da sostituta, cosa mai accaduta per gli abusi edilizi compiuti a Molentargius".
Paolo Rapeanu