Oltre 2000 libri per seguire il monito di Antonio Gramsci: “Istruitevi perché un giorno avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”. L'altra sera, in via Doberdò, nel quartiere Is Mirrionis, è stata inaugurata la biblioteca popolare “L'albero del riccio”, promossa dall'associazione Antonio Gramsci. «L'idea è nata nel 2011», ha spiegato Michela Caria, segretaria dell'associazione. «Recuperiamo i libri non riprodotti in forma digitale, prevalentemente quelli di approfondimento politico. Il sito può svolgere un'importante funzione all'interno di una realtà periferica lontana dai riflettori». Perché dedicare la biblioteca a Gramsci? «Come i ricci, protagonisti del racconto, vorremmo raccogliere le mele che sono i libri delle nostre librerie». Il centro ha aperto i battenti in occasione della presenza in Sardegna di Antonio Gramsci junior, nipote del fondatore del Pci. Lo scrittore, nel corso del suo soggiorno, è stato protagonista di un progetto di gemellaggio tra gli studenti del Liceo classico “Siotto Pintor” e quelli di una scuola di Mosca. «Ho illustrato ai ragazzi la mia ricerca sulla famiglia russa di mio nonno e presentato il mio libro “La storia di una famiglia rivoluzionaria”», ha raccontato. L'apertura di questo centro significa seguire il celebre monito di suo nonno. «Quella frase ha caratterizzato la mia vita. L'istruzione è essenziale per il progresso sociale». Soddisfatto anche il sindaco Massimo Zedda: «Questa azione politica è ammirevole. Il presidio arricchisce un quartiere. Antonio jr. costituisce un patrimonio di un'identità divulgata nel mondo». (l. e.)