VIA BACAREDDA. Sos delle società sportive alla Regione
Un incontro immediato, senza intermediari, con l'assessore regionale Claudia Firino, oppure lo sport cagliaritano potrebbe fermarsi. E, se necessario, anche abbandonare i rispettivi campionati. È un ultimatum quello lanciato venerdì dalle società sportive, da anni in attesa di contributi promessi e deliberati in sede regionale e mai liquidati.
Nella sede della Figc, presidenti e delegati di sessanta sodalizi storici - la maggior parte del capoluogo, tutti iscritti a tornei nazionali - hanno citato i rispettivi crediti, tutti diversi ma derivanti da una stessa, drammatica situazione. «Non ce la facciamo più, alcuni di noi hanno dovuto ipotecare la casa», il grido di dolore lanciato da via Bacaredda, «ci sentiamo completamente abbandonati dalle istituzioni che invece dovrebbero proteggerci e incentivare il nostro operato, dal valore sociale insostituibile». La partecipazione ai campionati, con le formazioni agonistiche, è solo il vertice di un'attività che spazia dal settore giovanile ai corsi per disabili, fino all'organizzazione di eventi internazionali che movimentano l'economia e danno visibilità a Cagliari. E che, dati alla mano, coinvolge centomila atleti. «Non possiamo più stare in silenzio», dicono i presidenti, «chiederemo un incontro urgente e diretto con l'assessore regionale, abbiamo bisogno di risposte e certezze per il nostro futuro».
Clara Mulas