La polemica
Nessuno tocchi i neonati venuti alla luce al Policlinico: sono nati a Monserrato e sulla loro carta d'identità - e nel codice fiscale - non ci potranno essere “cessioni” a favore di Cagliari. Lo sostiene, anzi lo rivendica il sindaco Gianni Argiolas, primo cittadino del Comune dell'hinterland.
«I neonati vanno registrati in prima battuta nel Ccomune dove sono nati. Lo dice il Dpr 396 del 2000. E poi mi sembra un atto di rispetto nei confronti di Monserrato, perché crediamo nell'università e nel Policlinico. Abbiamo dato tanto, in termini di territorio, e almeno sotto questo aspetto è giusto che si ottenga quello che ci spetta», dice Argiolas.
Le promesse fatte all'inaugurazione del Blocco Q, dove da dieci mesi è stata trasferita la clinica Ostetrica, erano altre. E per ora non si è riusciti a metterle in pratica per questioni tecniche: il servizio informatico andrebbe aggiornato. Per il sindaco la questione delle nascite è però una sorta di risarcimento: «Il nostro territorio è un fazzoletto o poco più. Abbiamo dato tanti terreni all'università, nell'unico punto in cui era possibile un'espansione. Poi Monserrato non ha niente di inferiore rispetto a Cagliari. Di fatto non abbiamo nessun beneficio. Anzi: il nostro Comune ha un carico di lavoro in più, che sopportiamo volentieri». Ma la nascita a Monserrato è solo un “passaggio”, perché poi i bambini possono essere registrati nelle anagrafi degli altri Comuni. «Sarà solo un passaggio, che però non si può saltare: è una questione di principio», dice il sindaco.
Michele Ruffi