Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abusi al Windsurfing Club, avviato lo smantellamento

Fonte: L'Unione Sarda
25 settembre 2014


POETTO. Da demolire entro fine mese un locale in muratura e un prefabbricato

 


Cancelli chiusi, attività ferma. Oltre la recinzione non ci sono atleti, i velisti del Windsurfing Club. Solo gli operai di un'impresa specializzata incaricata di demolire alcuni abusi edilizi venuti su negli anni. Con loro qualche socio che sta dando una mano per imprimere un'accelerata all'abbattimento e allo smantellamento delle strutture irregolari.
I TEMPI Bisogna fare in fretta. Entro fine mese l'area tra Marina Piccola e la prima fermata del Poetto, fabbrica di campioni ed eccellenze del windsurf e della vela e affidata trentasei anni fa all'associazione sportiva, deve fare a meno di alcune strutture in muratura e qualche prefabbricato. Nel rispetto dell'ordinanza firmata dalla Capitaneria di porto e delle rigorose indicazioni fornite dagli altri enti competenti. Regione e Demanio in testa per finire con il Comune che ha e avrà ancora di più voce in capitolo sulla riqualificazione urbanistica della zona.
AL CIRCOLO «Stiamo lavorando in strettissima collaborazione con gli enti», ricorda il direttore sportivo del Windsurfing Club, Daniele Ciabatti. «Abbiamo già smontato la struttura in legno che ospitava la segreteria del circolo e che avevamo costruito venticinque anni fa e ora si dovrà completare la demolizione delle parti in muratura dove avevamo allestito i servizi igienici e gli spogliatoi delle donne. Nel frattempo stiamo riavviando un procedimento che era cominciato diversi anni fa e che per questioni prettamente burocratiche si era scontrato con molte difficoltà», aggiunge Ciabatti.
DAL MUNICIPIO «Nel corso del tempo - spiega l'assessore comunale all'Urbanistica, Paolo Frau - sono stati tirati su elementi non autorizzati e di recente sono stati eseguiti dalla Regione, dalla Capitaneria e anche dal Comune una serie di sopralluoghi che hanno rilevato la mancanza di conformità di queste strutture abusive avviato le procedure per la demolizione. Da parte della direzione del Windsurfing Club c'è stata, sin da subito, massima collaborazione. Tra l'altro l'associazione ha partecipato, insieme alle altre società che operano nell'area, a una serie di riunioni per iniziare a discutere sulla riqualificazione di questa importante “pezzo” di città».
LA RINASCITA Dalla demolizione degli abusi («Che - ricorda uno dei soci fondatori, Aldo Marcis - erano stati realizzati per necessità mentre il circolo stava velocemente crescendo anche nel numero degli atleti») si spera adesso in una rinascita non solo della zona ma anche dello stesso Windsurfing Club. Via le brutture, insomma, per far spazio, magari, a strutture ben più eleganti e meno impattanti.
Andrea Piras