Servizi. Strade illuminate a macchia di leopardo, black out improvvisi: ecco le spiegazioni
L'Enel : iratti mangiano i cavi. Caos delle competenze per la segnalazione dei guasti
Eleonora Bullegas eleonora.bullegas@epolis.sm ¦
Ci sono topi particolarmente attivi che si “dilettano” a rosicchiare i cavi della luce. E pare che il fatto curioso non rientri nella lista delle leggende metropolitane, ma sia un evento accertato sia dall'Enel che dal Comune. C'è inoltre chi, in pieno giorno, nelle zone alla periferia della città, come un impavido Arsenio Lupin, sfila i cavi di rame per rivenderli. L'alto costo di questo metallo pare abbia incentivato un fiorente mercato nero. Il risultato è che, al tramonto, si scopre che determinate vie o zone sono al buio. «Le cause di blackout - chiariscono dall'Enel - possono essere molte. Principalmente sono legate ai temporali che mandano in dispersione gli impianti e fanno scattare le protezioni. Senz'altro è vero che i topi rosicchiando l'isolante dei cavi siano una concausa dei disservizi. In certe zone, dove il fenomeno è molto accentuato, si utilizzano cavi con un rinforzo metallico». Una strada illuminata poco (o per niente) scatena, inevitabilmente, tutta una serie di problemi legati alla sicurezza pubblica.
IL RISCHIO DI FURTI in appartamenti, incendi d'auto o atti vandalici contro beni o persone diventa più alto. Se di punto in bianco manca la luce nelle strade cittadine le ragioni possono essere diverse. A questo si deve aggiungere anche il fatto che la gestione dei punti luce non è solo dell'Enel, che ha competenza su appena 5mila punti su un totale di 19mila. A seconda delle zone la responsabilità può es-sere di Comune o Provincia. A questo proposito è particolarmente emblematico il caso dell'illuminazione nella strada a quattro corsie di viale Poetto. Dall'Enel assicurano che la loro gestione parte dalla rotatoria di Marina piccola e prosegue in viale Poetto, in direzione centro città. Dall'ufficio comunale dei Servizi tecnologici giurano che quella strada non rientra in quelle di competenza del Comune, ma della Provincia. Ma al di là delle responsabilità rimane la certezza che a farne le spese sono gli automobilisti, costretti a percorrere un tratto di strada al buio. Qualche settimana fa gli elettricisti del Comune, intervenuti in una cabina di via Sonnino, vicino agli uffici comunali, hanno scoperto che a mandare in corto circuito l'illuminazione pubblica era stato un gatto che, sfortunatamente, aveva scelto di rifuggiarsi proprio all'interno della cabina. Dall'ufficio stampa dell'Enel informano che per «la segnalazione guasti, per quanto riguarda noi, avviene tramite chiamata al numero verde gratuito 800901050. I nostri punti luce sono riconoscibili dalla presenza dell'etichetta "EnelSole" dove è riportato il numero del palo. In caso di urgenza garantiamo l'intervento nell'arco delle 2 ore (per intere vie al buio o pali pericolanti)». Al numero verde risponde «un operatore con tempi di attesa - assicurano dalla società - inferiori al minuto». I punti luce gestiti dal Comune sono riconoscibili perché identificati dallo stemma comunale. In caso di blackout i cittadini possono contattare la centrale operativa della Polizia municipale di via Crespellani al numero 070.533533. Nel caso si tratti di un lampione fulminato, si può chiamare il numero 070.6776124, su cui è attiva una segreteria telefonica, per lasciare un messaggio di segnalazione del guasto.
Opinione
Giovanni Giagoni* Servizio attivo 24 ore su 24
Da un anno e mezzo è attivo un servizio di pronto intervento operativo 24 ore su 24. Se si verifica un blackout in qualunque zona o quartiere i cittadini devono segnalarlo contattando la centrale operativa della Polizia Municipale. Se viene stabilito che il guasto è di nostra competenza, intervengono gli elettricisti del Comune, altrimenti, in caso contrario, la segnalazione viene inoltrata immeditamente all'Enel. Tra pochissimo tempo su ogni palo della luce verrà posta un'etichetta con un numero verde che si potrà contattare in caso manchi la luce. Siamo perfettamente coscienti che se l'illuminazione pubblica non funziona scattano tutta una serie di pericoli e situazione rischiose per la sicurezza. Gli interventi vengono effettuati generalmente nell'arco di due ore. Se però il blackout è stato dovuto a qualche cavo che è stato, ad esempio, tranciato inavvertitamente durante dei lavori di scavo, il tempo d'attesa è superiore. I blackout sono dovuti a motivi vari. Ci sono zone in cui i cavi vengono rosicchiati dai topi, altre dove abbiamo scoperto che ci sono persone che in pieno giorno sfilano i cavi di rame dell'illuminazione pubblica per rivenderli. Per evitare situazioni del genere si è deciso di intensificare i controlli delle pattuglie dei Vigili.
*Assessore ai Servizi Tecnologici