Protesta del Mps: "Vogliamo il sostegno della Regione"
La contestazione dei pastori in piazza Yenne: "La Regione tuteli i diritti dell'agro-pastorale sardo". Secondo il leader del movimento Felice Floris servono finanziamenti per le aziende: "mancano 200 milioni per l'acqua potabile, la corrente elettrica e la manutenzione delle strade"
CAGLIARI – In circa 500 hanno affollato piazza Yenne con striscioni e bandiere, sotto gli occhi della statua di Carlo Felice addobbata di bandiere per l'occasione. Traffico in tilt e numerosissime forze dell'ordine a presidiare la manifestazione.
"Siamo qui - ha detto Felice Floris, leader del Movimento pastori sardi -per rimarcare una situazione che per noi è paradossale. La Sardegna non viene tutelata nelle sue zone più interne, che dovrebbero invece essere potenziate e finanziate. Vogliamo il sostegno della Regione, per la Sardegna del domani, che fa affidamento sul mondo agropastorale nelle sulle peculiarità. Stiamo perdendo, secondo i nostri calcoli, 200 milioni, e l'assessorato non se ne accorge
Le richieste. Il movimento dei pastori chiede nello specifico la possibilità di vendere i propri prodotti con strutture e risorse adeguate. Finanziare le strade in primis, "che non sono strade, sono mulattiere". L'energia poi, perché secondo Felice Floris in molte aziende manca la luce, ma anche l'acqua potabile. "Serve l'elettrificazione, pannelli solari, che mancano da sempre".
Attacca duramente il mondo della politica Floris: “Non ci hanno concesso nemmeno un incontro, nascondendosi dietro la scusa che la Giunta abbia sotto mano il problema da pochi mesi. Ma la Falchi dovrebbe essere competente sul problema, visto che prima di essere assessore all'agricoltura era ai vertici di un grande sindacato, l'Unione agricoltori. Non si può non accreditare il movimento dei pastori sardi:i politicanti, non politici, non possono non riconoscere l'anima della pastorizia che noi rappresentiamo. ". Secondo Floris anche i sindacati avrebbero una grande colpa sulla situazione della pastorizia in Sardegna. "Non hanno saputo difenderci".
“Chiediamo scusa a Cagliari ma siamo stati costretti a occupare per avere risposte. Noi pastori siamo preoccupati perché si sta perdendo un'occasione per rinnovare il settore agropastorale: lo facciamo presente al Presidente Pigliaru e a chi ha governato prima la Regione."