Il personaggio Il grande musicista serbo domani alle 20.30 sul palco del Lirico
Stefan Milenkovich tra Debussy e Cajkovskij
U na vita per il violino. Una grande passione. Un'unione consolidata, iniziata a tre anni di vita, che presto lo ha portato a calcare le scene dei maggiori teatri al mondo. Da enfant prodige prima, fino a contare il suo millesimo concerto all'età di sedici anni, ed entrare poi di diritto nel novero dei più apprezzati virtuosi del violino. Stefan Milenkovich, violinista di origine serba, sarà ospite domani, alle 20.30, del ventesimo appuntamento della Stagione concertistica del Teatro Lirico di Cagliari.
Vincitore di premi in concorsi internazionali, come “Paganini” di Genova, “Tibor Varga” in Svizzera, “Yehudi Menuhin” in Gran Bretagna, “Queen Elizabeth” di Bruxelles, vanta la collaborazione in veste di solista con direttori del calibro di Lorin Maazel, Daniel Oren, Lü Jia, Sir Neville Marriner. È stato assistente nel 2002 di Itzhak Perlman alla Juilliard School di New York. Spicca nella discografia di Milenkovich l'integrale delle composizioni per violino solo di Paganini per la Dynamic.
A Cagliari in duo con la pianista Srebrenka Poljak proporrà un programma vario e articolato, in cui si farà interprete di alcune tra le più celebri pagine del repertorio violinistico. La serata si aprirà con la Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte di Claude Debussy, la cui prima esecuzione risalente al 5 maggio 1917 alla Salle Gaveau di Parigi, ad opera del violinista Gaston Poulet, coincise con l'ultima apparizione pubblica del compositore francese ormai gravemente malato. Si proseguirà con la Sonata n. 2 in Sol maggiore per violino e pianoforte di Maurice Ravel. Quest'ultima, dalla gestazione piuttosto lunga e complessa, iniziata nel 1923 e terminata nel 1927, fu dedicata alla violinista Hélène Jourdan-Morhange. Ebbe come primo interprete il violinista rumeno George Enescu, allora maestro di Yehudi Menuhin, accompagnato dallo stesso Ravel al pianoforte in un concerto organizzato dall'editore Durand nella Salle Erard di Parigi il 30 maggio del 1927. Ancora, il programma prevede Three Preludes per violino e pianoforte (arr. Jascha Heifetz) di George Gershwin; Carmen Fantasy op. 25 di Pablo de Sarasate, fantasia virtuosistica, composta dal grande violinista e compositore spagnolo su temi dall'opera Carmen di Georges Bizet; Sérénade mélancolique in si bemolle minore op. 26 di Cajkovskij. E, per concludere, Tzigane, rhapsodie de concert, di Ravel.
Luisa Sclocchis