PIAZZA PALAZZO. Duro confronto assessore-cittadini. I favorevoli: «Sarà un'opportunità»
Pedonalizzazione al via senza sorrisi, Coni convoca i rivoltosi
Le divisioni, sotto il sole di piazza Palazzo, sono un cliché consolidato. Soprattutto quando si parla di parcheggi: eliminati davanti alla Provincia, limitati (e tra poco forse a peso d'oro) davanti alla Prefettura. L'atmosfera, a Castello, è da tutti contro tutti . La pedonalizzazione è da poche ore realtà e neppure in nome di Santa Maria Regina dei sardi i residenti più riottosi sembrano disposti a mettersi il cuore in pace. Il Comune smentisce aumenti stratosferici, ma la sosta (dove consentita) in piazza Palazzo potrebbe costare anche 2-3 euro all'ora: «È ancora tutto da decidere, ma il ticket sarà senz'altro più costoso che altrove», precisano da Palazzo Bacaredda, dove però l'allerta resta alta. Da un lato c'è chi è d'accordo con la scelta del Comune, che ieri ha sistemato i dissuasori chiudendo alle auto una grossa parte della piazza. C'è chi è contro il blocco, e per questo ha presentato 300 firme per imporre l'alt a un'operazione che a Castello provocherà «solo danni».
LA GIORNATA Questa frangia è irremovibile e non lo manda a dire, all'assessore al Traffico Mauro Coni. Ieri l'esponente della Giunta Zedda si è presentato in Castello con gli agenti di Polizia municipale. Le strisce blu, già delimitate (e secondo alcuni di dimensioni più piccole rispetto a quelle previste), davanti alla Prefettura sono 50, più le 10 strisce gialle a disposizione della Prefettura. Come si è sbracciato a spiegare l'assessore, «sono però 170 i parcheggi che abbiamo individuato nelle vie Porcell, Mazzini, Santa Croce, Cammino Nuovo, Piazza Indipendenza e Piazza Palazzo». Il problema, per Coni, «è come mettere d'accordo i cittadini, anche se le riunioni sono state fatte e non abbiamo incontrato avversione».
I RIVOLTOSI Con l'assessore, si sono presentati in piazza Palazzo diversi consiglieri comunali e il presidente della commissione Viabilità Guido Portoghese. Ma non è bastato per rasserenare gli animi: un duro confronto tra le opposte fazioni ha vivacizzato la mattinata. Da un lato Paolo Marongiu, presidente del comitato a favore della pedonalizzazione, che ha difeso l'operazione: «Potrebbe essere un'opportunità per il quartiere, che alla fine si ritroverà ad avere più parcheggi. Il problema resta quello della sicurezza: chiediamo la ztl dalle 21, anche per garantire un migliore controllo della zona». Dall'altra, gli oppositori. Franco Picasso è arrabbiato: «Hanno previsto i parcheggi per la polizia dimenticando che qui attorno abitano anziani e disabili». Assieme a Sandro Vadilonga, ricorda: «Non vorremmo essere abbandonati in balìa di ubriachi e teppisti. Avrebbero dovuto sistemare gli ascensori, che si guastano di continuo, e potenziare i controlli».
L'INCONTRO Oggi in Municipio l'assessore Coni riceverà una delegazione del “fronte del no” proprio per chiarire gli aspetti più reconditi della rivoluzione pedonale. Nella speranza - è l'auspicio di Rossana Arioni, castellana da sessant'anni - «che il quartiere non finisca di essere affossato da scelte non sempre concordate». Coni premette: «Per gli ascensori c'è un milione. E la pedonalizzazione non è solo nel programma nostro: era anche in quelli di Delogu e Floris». Ma buttarla in politica non sembra far presa.
Lorenzo Piras