Autore: Redazione Casteddu Online il 20/09/2014 00:08
Cagliari, con una delibera del 12 settembre la Giunta Zedda propone al Consiglio comunale di procedere a una nuova adozione del Bilancio di previsione 2014–2015–2016. "E’ la prova che, come avevamo denunciato, i conti preparati da questa amministrazione erano sbagliati e adesso cercano di correre ai ripari", attacca il gruppo di Forza Italia in Comune. "Si tratta di un fatto gravissimo che non ha precedenti nella storia del Comune di Cagliari e che testimonia, caso mai ce ne fosse bisogno, la condotta dilettantesca di Zedda e sodali - sottolinea il capogruppo di Fi, Giuseppe Farris - non solo incapaci di amministrare ma anche di ascoltare i suggerimenti costruttivi che, nell’interesse della città, Forza Italia aveva dato già in occasione del dibattito sul bilancio. In quella sede, infatti, denunciai che il Piano Economico–Finanziario della Tari era manifestamente sbagliato in quanto era stato strutturato prevedendo che il nuovo servizio di raccolta differenziata (che comporta maggiori oneri per circa mezzo milione di euro al mese) potesse partire dal mese di giugno. Da allora (era il 16 Aprile) appariva evidente a chiunque che la nuova gara non potesse concludersi in tempo utile, così proposi di rimodulare i conti prevedendo che il nuovo servizio dovesse partire da gennaio 2015, avvertendo che altrimenti si sarebbe dovuto rifare il bilancio. Fra i frizzi e i lazzi, il sindaco e i consiglieri di maggioranza decisero di andare avanti. Ed ecco il patatrac". Secondo Maurizio Porcelli "si tratta di un pasticcio brutto, a conferma che ci troviamo davanti ad amministratori comunali per caso. Peccato che non si rendano contro che la città soffre come non mai e che non possiamo arrivare a fine settembre per dotarci di un bilancio di previsione". Rincara la dose il consigliere Stefano Schirru. "L’arroganza della Giunta e della maggioranza - spiega - è oramai incompatibile con la guida della città. Li avevamo messi sull’avviso e sono andati avanti come se nulla fosse accaduto". "Dopo la Tasi ecco la Tari - aggiunge Anselmo Piras - La confusione regna sovrana. Speriamo che la commissione esaminatrice della prossima Capitale Europea della Cultura non lo venga a sapere altrimenti al massimo possiamo candidare la città al Festival delle biodiversità".