Per i primi sei mesi sarà semplicemente un esperimento, ma il progetto di confermarlo è già nella mente di tutti. A sancire che cosa accadrà realmente, sarà proprio il bilancio che si farà a fine semestre. Debutta in ottobre il biglietto unico integrato per il sistema dei trasporti pubblici nell'Area metropolitana, che consentirà ai passeggeri, utilizzando il medesimo tagliando, di spostarsi a bordo dei mezzi di Trenitalia, Arst e Ctm senza dover acquistare - e pagare - un biglietto diverso per ciascuno dei mezzi.
La notizia ha fatto la gioia soprattutto dei pendolari, ma gli obiettivi sono decisamente più alti e, soprattutto, il biglietto unico integrato per il sistema dei trasporti dovrà essere un atto pratico per rendere tangibile quello che finora è stato più un concetto filosofico che una realtà: quello dell'Area vasta.
Si tenta di integrare la tariffa, insomma, anche se il vero traguardo è assai più ambizioso: «Unificare i biglietti dei diversi vettori dei trasporti pubblici», aveva detto l'assessore regionale Massimo Deiana durante la presentazione della Settimana della mobilità sostenibile, «è soltanto il primo atto, ma da solo non può bastare. Il vero progetto della Regione è invece integrare i diversi servizi nel campo dei trasporti collettivi, e il biglietto unico integrato è una base sulla quale fondare l'integrazione dei servizi di trasporto». (l. a.)