Riqualificazione degli spazi collettivi con 17 milioni di euro e restyling degli edifici per 96 milioni. Somme ancora da reperire, ma l'obiettivo rimane sempre lo stesso: il rilancio del rione
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Riqualificazione degli spazi collettivi con 17 milioni di euro e restyling degli edifici per 96 milioni. Somme ancora da reperire, ma l'obiettivo rimane sempre lo stesso: il rilancio di Sant'Elia. È il senso dell'ordine del giorno proposto dal centrosinistra e approvato in aula lo scorso agosto. Il documento impegna l'Amministrazione ad andare avanti, assieme ad Area-Regione, con gli interventi nel quartiere partendo dalle indicazioni del master plan del 2006, e tenendo conto dei lavori in corso, primo tra tutti il nuovo lungomare dal Lazzaretto a Su Siccu.
"Uno sviluppo - ha detto la consigliera comunale di Sel, Francesca Ghirra - non solo urbanistico, ma anche sociale e culturale". Un progetto di inclusione definitiva di un quartiere rimasto sempre ai margini della città. "L'esempio è Marina - ha detto il consigliere comunale di Meglio di prima non ci basta, Filippo Petrucci - passato da una situazione di degrado al quartiere che conosciamo tutti. Dobbiamo far sì che nei prossimi anni si possa dire: andiamo a fare una passeggiata a Sant'Elia.
In questo percorso, però, bisogna pensare ai servizi". Anche il Pd in trincea: "Vigileremo - ha detto il capogruppo Davide Carta - affinché quei fondi arrivino. Dobbiamo recuperare il tempo perduto negli anni scorsi. Vogliamo farlo con un processo partecipato: con gli abitanti del quartiere occorre definire le tipologie di intervento e progettazione del futuro. Niente piani calati dall'alto". Il Pd rilancia l'idea della zona franca urbana: "Pensiamo - ha precisato Carta - che sia importante e strategico per far nascere nuove imprese".