Sabato 11 ottobre al THotel di Cagliari si svolgerà la prima edizione del "Mediterranean Gulf Forum".
di Cristina Onnis
Sabato 11 ottobre al THotel di Cagliari si svolgerà la prima edizione del "Mediterranean Gulf Forum". Manifestazione pensata come ulteriore strumento per la cooperazione ed il dialogo tra le regioni del Mediterraneo ed il Golfo Arabo per la politica internazionale. Una via di dialogo e ricerca di soluzioni a questioni comuni. È stato organizzato da: Comitato Atlantico Italiano,"Abhath"- Al Thuraya Consultancy and Researches di Abu Dhabi Centro Studi "Mutawassit - Mediterraneo" di Cagliari. Cagliari è stata scelta come prima città in quanto luogo di passaggio e di condivisione di culture multiple oltre che punto geografico strategico. Un evento che vedrà la partecipazione di una trentina di delegati tra autorità istituzionali e di governo; rappresentanti del mondo politico, diplomatico, militare, accademico ed economico, ma anche funzionari di organizzazioni regionali e internazionali; esperti ricercatori e professionisti; centri di studio e del settore privato; giornalisti e operatori dei media. La giornata è stata patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e dalla Regione autonoma della Sardegna. Particolarità dell'evento è il suo carattere partecipativo, infatti attraverso il sito www.mediterraneangulforum.org curato da una società di Cagliari, la "Netsoul". Tutti i cittadini che vorranno assistere ai dibattiti e porre poi delle domande, potranno farlo iscrivendosi al sito. Le comunicazioni relative al Mediterranean gulf forum corrono anche sui social network, facebook e twitter. La giornata sarà suddivisa in tre sessioni di lavoro: la prima "Sicurezza cooperativa e crisi regionali" affronterà l'avanzata del terrorismo e di forze estremiste in Iraq, Siria, Libia, Sinai e altre aree, come grave minaccia alla stabilità e alla sicurezza comune. Verranno presi in esame i vari punti critici a livello regionale e i possibili modi per migliorare la cooperazione e i partenariati nella lotta al terrorismo, ma anche la gestione e la prevenzione delle crisi umanitarie; la seconda "Energia e sviluppo socio-economico" analizzerà i fattori d'instabilità di natura socio-economica che hanno avuto un ruolo determinante nello scatenare le rivolte degli ultimi anni nel mondo arabo. Verranno approfondite le strategie per lo sviluppo e la modernizzazione del sud del Mediterraneo, con particolare attenzione al ruolo dell'energia per promuovere la crescita economica; la terza "La via della moderazione e il futuro del Medio Oriente" verterà sul bisogno di far prevalere nella sfera culturale e politica la moderazione su radicalismo e intolleranza. La sessione esaminerà le prospettive del dialogo interculturale e interreligioso, la questione dell'educazione, il futuro delle minoranze e il percorso verso il raggiungimento di un "nuovo ecumenismo" tra le religioni e le loro diverse denominazioni, quale premessa per la pacificazione dell'area.
Torna alla Home