c'è Simone Onnis I l fascino della “Chitarra Latina” per un ideale viaggio nel Sud America sul filo delle note, con il recital del chitarrista Simone Onnis, protagonista lunedì alle 21 al Teatro Massimo di Cagliari (Sala MiniMax) per la Stagione Concertistica 2014 degli Amici della Musica di Cagliari.
Si apre nel segno delle sei corde - dopo le due rassegne estive al Tempio di Antas a Fluminimaggiore e a Castiadas, nella Villa del Direttore delle ex Carceri - la seconda tranche di appuntamenti dedicati alla musica da camera al MiniMax. Sotto i riflettori un talentuoso e brillante interprete dello strumento già caro a Niccolò Paganini e riportato in auge nel Novecento dallo spagnolo Andrés Segovia: allievo e poi assistente del maestro venezuelano Alirio Díaz, Simone Onnis proporrà pagine ispirate al folklore indigeno e alla tradizione colta, da cui affiora l'anima popolare e insieme la versatilità della chitarra.
A dare il la, l'affascinante “Danza Lucumì” scritta dal pianista e compositore cubano Ernesto Lecuona y Casado (definito il “Liszt di Cuba”) autore di oltre seicento canzoni tra cui le celeberrime “Malagueña” e “Andalucía”. Seguirà “Valsa sem nome” del chitarrista brasiliano Baden Powell, artista dalla cifra originale, in cui si mescolano gli echi della Bossa Nova (dalle preziose frequentazioni, e collaborazioni, con Tom Jobim e Vinícius de Moraes) e la temperie parigina, in una miscela di samba, musica classica e jazz. Sebastião Tapajós - anche lui originario del Brasile - firma l'intrigante partitura di “Luar de santarém”; spazio poi a una summa dell'opera di Heitor Villa-Lobos, l'eclettico polistrumentista e compositore di Rio de Janeiro, con il Preludio n.1, lo Studio n.11 e infine il Choro típico n. 1. Il paraguayano Agustin Barrios Mangorè - artista dalla vita avventurosa, tra i grandi interpreti della chitarra - è invece l'autore di “Julia Florida”, “Limosna por el amor de Dios” e del “Vals op.8 n. 4”. Finale nel segno del tango argentino, nella trasfigurazione di Astor Piazzolla, con l'emblematica antologia dei “Four Pieces”: da “Verano Porteño” alla “Milonga del Angel”, e poi “La Muerte del Angel” e la “Primavera Porteña”. Biglietto, 5 euro.