Insieme ai ragazzi delle Superiori, 75.364, ci sono i fratellini più piccoli. Per le Primarie l'esercito è composto da 64.413 bambini. Per le Medie qualcosa di meno: 42.991 ragazzini. Totale: 182.768 studenti tra i cinque e i (circa) 18/19 anni
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Prima A, Prima B, Prima C: ragazzini che cercano di fare i "grandi", altri visibilmente impauriti e spaesati. Primo giorno di scuola al Liceo Classico Siotto di Cagliari - alla presenza anche del sindaco Massimo Zedda - ma il clima probabilmente è quello anche nelle altre scuole dell'isola.
L'invito del preside è categorico, lasciate a casa i cellulari. Alle 8.30 è suonata la prima campanella della stagione 2014-2015 per oltre 200 mila studenti sardi. Insieme ai ragazzi delle Superiori, 75.364, ci sono i fratellini più piccoli. Per le Primarie l'esercito è composto da 64.413 bambini. Per le Medie qualcosa di meno: 42.991 ragazzini.
Totale: 182.768 studenti tra i cinque e i (circa) 18/19 anni.
A questi numeri vanno aggiunti i bambini della scuola dell'Infanzia: sono 29.242. "Sta andando tutto bene - spiega Francesco Feliziani, da poco nominato direttore generale della scuola sarda dopo una parentesi pro tempore - siamo soddisfatti del lavoro fin qui effettuato. Stiamo assegnando le ultime supplenze. Abbiamo programmato e lavorato tanto negli ultimi mesi. E questo è il risultato".
I ragazzi? Dicono tutti la stessa cosa: pronti a studiare sin dal primo giorno senza accumulare "arretrati". "Non possiamo far altro che investire in noi stessi e nel nostro impegno - spiega Andrea Lara, Quinta B al Siotto - fuori da qui non c'è lavoro. E abbiamo un unico obiettivo: prepararci bene a scuola e all'università".
Studenti molto lucidi e responsabili. "Pronti a concludere gli studi - spiega Valerio Tocco, Quinta L - nel migliore dei modi: siamo ancora però in attesa di conoscere quali saranno le modifiche all'esame di Stato. Che cosa chiediamo alle nostre scuole: più finanziamenti e più progetti".
In campo anche 18 mila docenti. Tra loro anche un giovanissimo insegnante di religione, don Davide Curreli, 27 anni, al suo secondo anno in cattedra. "Cosa deve fare la scuola? Mettere al centro gli studenti. Ci sono tanti problemi che ruotano intorno alla scuola - spiega - ma noi insegnanti abbiamo il dovere di concentrarci esclusivamente dei ragazzi.
Magari suscitando quella curiosità sempre più necessaria in una società che vuole svelare tutto e subito".
Studenti sul piede di guerra, c'è già una manifestazione in vista il prossimo 10 ottobre. E spuntano già i primi volantini: "Stiamo girando nelle scuole - afferma Carlo Sanna, coordinatore dell'associazione eureka, studenti medi - per far conoscere le linee guida della riforma. E per promuovere una consultazione tra i ragazzi sul nuovo piano".
E intanto il Codacons rilancia l'allarme del caro libri: "Con la riapertura delle scuole i genitori dovranno mettere mano al portafogli per acquistare libri, zaini, quaderni e corredo scolastico vario per gli studenti, andando incontro ad una vera e propria stangata. Solo per il corredo scolastico si spenderà il 2% in più rispetto al 2013, e per l'acquisto di penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc. una famiglia media dovrà mettere in conto una spesa annua compresa tra i 450 e i 490 euro a studente, che arriva ad una media di 840 euro se si aggiungono anche i libri (con picchi fino a 1.100 euro a studente)".