Abbanoa, internet è una chimera: "Paghi online solo se perdi il bollettino"
Tecnologia, questa sconosciuta. Almeno per Abbanoa: quando si tratta di pagare le bollette dell’acqua i sardi sono costretti a fare la fila agli sportelli. Banditi bonifici e carte di credito: “Solo eccezionalmente”.

CAGLIARI - Ai tempi dei servizi online, dei pagamenti a distanza con carte di credito o prepagate, per Abbanoa è come se internet non fosse ancora arrivato, o quasi. I sardi quando devono pagare le bollette idriche devono farlo tramite il ‘vecchio’ bollettino postale: di conseguenza file agli sportelli e perdite di tempo sono all’ordine del giorno. Il motivo è spiegato nelle stesse bollette: “Eccezionalmente, in caso di smarrimento del bollettino postale premarcato, il versamento potrà essere effettuato tramite bonifico bancario o sul sito delle poste”.

Tra i cagliaritani in tanti hanno segnalato i disagi ad alcuni consiglieri comunali. A portare il caso in Aula è Sardegna Pulita con un’interrogazione al sindaco firmata da Giovanni Dore e Ferdinando Secchi: “Si tratta di una modalità ‘paleozoica’ - scrivono i due - da un lato, obbliga cittadini ed imprese a perder tempo alle poste per effettuare pagamenti, talora, di poche decine di euro; dall’altro lato, comporta anche involontari disguidi e ritardi nei pagamenti da parte degli utenti con conseguenze, dunque, negative anche sugli incassi aziendali”.

La proposta è ovvia, imitare altri gestori pubblici e privati di servizi di interesse pubblico telefonia, energia elettrica, ecc) che “utilizzano quale sistema primario di pagamento rid, carta di credito e bonifico (che non comportano nessun dispendio di tempo) e, solo in via residuale, quello con bollettino postale (che tra l’altro ha un costo di 1,30 euro a bollettino)”.

"Alla data del 2012 - prosegue Dore - Abbanoa (partecipata tra gli altri dal Comune di Cagliari), aveva 710.950 utenti. Ebbene, considerando che ognuno riceve almeno una bolletta all'anno, l'obbligo di procedere al pagamento con bollettino postale costa alla comunità sarda oltre 900.000 euro. Ciò senza considerare gli ulteriori costi per coloro che procedono alla rateizzazione o il caso in cui la società procede a richiedere acconto e saldo."