Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Al via Marina Café Noir: «Non tutto è in vendita»

Fonte: La Nuova Sardegna
11 settembre 2014


La rassegna letteraria cagliaritana parte con un incontro con Sergio Staino. Non il solito festival vetrina ma uno sguardo militante sul mondo contemporaneo

festival letteratura     

di Daniela Paba

Loriano Macchiavelli decano dei noiristi italiani
.CAGLIARI. C'è il noir che illumina le paure, indaga i veleni della società e li nomina, ad alta voce. C'è, da oggi fino a domenica Marina Café Noir (MCN), “Festival di letteratura applicata”. Il tema e il titolo, “Non tutto è in vendita”, ha il sapore del monito col quale i Chourmo inaugurano il Giardino sotto le mura, concentrando, nello spazio di viale Regina Elena, il cuore del festival, che si sviluppa per il resto tra Terrapieno e Bastione Saint Remy.

Per l'inaugurazione MCN torna in piazza Savoia dove la mostra “Sacrosante risate” e l'incontro alle 18 con Sergio Staino, a cura dell'Unione Agnostici Atei Razionalisti, chiariscono lo spirito del festival. Il padre di Bobo affronterà un percorso tra libertà di pensiero e questioni di fede, nel contesto di tavole illustrate da Altan, ElleKappa, Vauro, Bucchi, Stefano Disegni ed altri autori. Da giovedì, ogni sera, dalle 18 all'una un fitto programma di incontri, dibattiti, concerti e letture teatrali. E tra gli ospiti più attesi apre alle 18 Massimo Cirri, conduttore radiofonico di “Caterpillar”, che parla di “Spreco e sostenibilità”, motivi per cui la crisi può diventare sobrietà felice. Alle 19, Nan Aurousseau, scrittore e regista francese, racconta gli uomini in rivolta di Blues di Banlieu, il suo romanzo più noto, accompagnato da Serge Quadruppani. Del killer amianto parla Alberto Prunetti, messo in musica da Charme de Caroline con Felice Montervino. La notte continua con “Senza prezzo”, canzoni di Resistenza di Alessio Lega (Premio Tenco), Musica ex machina e Malotango, concerto di milonghe dedicato a Franco Gaudiano.

Venerdì alle 18 il grande maestro del noir italiano Loriano Macchiavelli e sua figlia Sabina aprono il festival con “E per chi resta, arrivederci”. Il padre di Sarti Antonio racconterà guerre, migrazioni e solidarietà accompagnato da Michela Atzeni alla fisarmonica. Alle 19 Nino Vaccaro e Pico di Trapani presentano “Addiopizzo”, un libro su dieci anni d'azione culturale in Sicilia. Alle 20 la poetessa americana Sarah Menefree porta a Cagliari le lotte dei senzacasa a stelle e striscie. Alle 21 l'urban fantasy debutta con Alan D. Altieri e Vincent Spasaro. La musica prosegue col blues, “Niente in vendita tranne l'anima”, concerto di Fabrizio Poggi ed Enrico Polverari; per finire con “Buon Compleanno Sbirro!”, Giuseppe Boy e Dancefloor festeggiano i quarant'anni del poliziotto Sarti Antonio. Cinema e calcio raccontano “Socrates, uno di noi”: il film di Mimmo Calopresti verrà proiettato sabato mattina alle 11, all'ostello di Piazza San Sepolcro, presenti il regista e Marco Mathieu. Alle 21 entrambi incontrano il pubblico per parlare ancora di “Calciatori, o rivoluzionari”, di migrazioni e fabbriche nella Torino degli Agnelli. Il pomeriggio si apre però con l'incontro“La Fame o l'amore”, dedicato a Maurizio De Giovanni, padre dell'ispettore Lojacono e poi del commissario Ricciardi, veggente di morti violente, ripresi nel reading dell'Armeria dei Briganti. Alle 19, il giornalista Sandro Ruotolo racconta la “Terra bruciata dai veleni” a Napoli e a Caserta, nel ricordo di Roberto Mancini, il primo poliziotto a indagare il disastro, morto di cancro. Alla ribellione dei minatori delle Asturie contro Francisco Franco è dedicato l'incontro con Bruno Arpaia, mentre l'Asinara carceraria è descritta da Francesca Melandri in “Più in alto del mare”.

Chiudono domenica Luciana Castellina (alle 11) e Wu Ming (alle 18 e alle 22 per il reading dell'Armata dei Sonnambuli) con storie di partigiani e terrore rivoluzionario. Un giovane scrittore olandese, Sthefan Enter, racconta il suo esordio italiano, “La presa”; Milena Agus con Luciana Castellina: “Guardati dalla mia fame” (alle 21). Citando i pastori di “Capo e Croce”, fiesta final alle 23 in Terrapieno: “Prima viene la pecora, poi il pane”.